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Una Margherita… nel “Paese delle donne”:

Una Margherita… nel “Paese delle donne”:

Il premio per la saggistica ad un testo di mistica tutto al femminile

Lunedi, 26/11/2012 - Si può condensare come il realizzarsi di un duplice sogno: prima la pubblicazione in forma di testo, edito da Il Poligrafo di Padova, col titolo di Margherita Porete: un processo ancora aperto, ora il conferimento del premio “Paese delle Donne”, ecco il percorso compiuto da una ricerca che nasce come tesi di laurea e giunge inaspettatamente ad essere “ascoltato” da una più ampia platea. Non si tratta di un romanzo, né la lettura è scorrevole come quella di un racconto, ma la ricostruzione di fatti e personaggi conduce in un mondo lontano, arcaico, che continua ad appassionare gli studiosi. Nel luglio 2009 il manoscritto ancora inedito a livello editoriale aveva ricevuto il Premio “Grazia Zerman” alla Libreria delle donne di Milano, mentre il prossimo 1° Dicembre alla Casa internazionale delle Donne di Roma riceverà un prezioso riconoscimento dall’Associazione “Paese delle Donne”, con l’assegnazione di un’opera d’arte per quell’umile fiore spuntato in età medievale e ancora resistente con tenacia al trascorrere del tempo...

Nonostante una ricca bibliografia abbia proiettato rinnovata luce su quell’oscuro periodo storico, la figura di Margherita resta avvolta dal mistero e la ricostruzione della sua vita si rivela nelle pagine del testo un’impresa avvincente, anche se costellata d’ipotesi: si tenta di restituirle un volto a partire dalle scarne notizie sul suo conto, cercando di mettersi in ascolto della sua voce e dell’eco prodotto dal canto di altre sue contemporanee. Nel tentativo di comprendere chi potesse osare non solo mostrarsi con tanto coraggio in pubblico, ma anche predicare e scrivere, si lascia parlare anche il silenzio che costei scelse di mantenere davanti ai giudici, investigando sugli eventuali interessi politici che potevano celarsi dietro quel giudizio di condanna al rogo. Il corpo della beghina francese – così venivano definite coloro che sceglievano di vivere la propria fede senza prendere i voti né entrare in convento - arse nel 1310 sulla piazza del Comune di Parigi, ma il suo pensiero continuò a infiammare i lettori che s’imbattevano in quel insegnamento: cosa conteneva tale pergamena di così pericoloso? Tra quelle righe si indicava il cammino per raggiungere il “Paese di Libertà”. Nei secoli successivi, il magnetismo esercitato da quella “lezione d’Amore” è giunto a farsi sentire tra diverse uditrici, sia circolando come opera anonima che come testo di devozione protetto dal sigillo dell’ortodossia. Solo nel 1946 un’altra mano femminile, quella di Romana Guarnieri, ha restituito Lo Specchio delle anime semplici alla sua genitrice, attribuendolo appunto a quella Margherita la cui memoria storica non è stata del tutto spezzata dal vento dell’oblio. Intorno a lei, un ventaglio di voci femminili animano le strade del tempo e le pagine di questo volume, così accompagnano quel canto a cui ancora tendono l’orecchio studiose appassionate di spiritualità. Due di loro concludono questo percorso di ricerca (Clara Gennaro e Rosetta Stella), il cui esito sembra destinato a restare aperto al confronto e ad ulteriori interpretazioni a partire dall’esperienza di quell’Anima medievale. Da un libretto dimenticato nelle Biblioteche Vaticane, si ode un potente invito per molti/e, credenti e non, a intraprendere un cammino di perfezione, che allora ha fatto tremare le mura della Chiesa, mentre adesso riesce a cambiare lo sguardo di chi si imbatte in quelle pagine.

Questo volume resta un piccolo seme gettato come un germoglio nel campo del pensiero filosofico e spirituale, raccolto in tale occasione da altre donne che ne hanno apprezzato la fatica per venire al mondo, che forse può aiutare a nutrire la speranza di altri progetti, editoriali e non, senza più lasciarli fuggire per coltivare il proprio sogno in terra straniera. Un fiore torna ora a rivivere grazie alla cura sapiente di mani femminili, nella speranza che il suo odore possa continuare a ispirare e soprattutto ad inebriare lo spirito di altre lettrici…



La cerimonia di premiazione si è tenuta il 1° Dicembre alle ore 16:30 presso il Centro congressi Carla Lonzi della Casa internazionale delle Donne di Roma - accompagnata da una performance dell’Associazione Rodez su "Pentesilea" di Lina Mangiacapre.

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