La lectio magistralis di Livia Turco ha consentito una riflessione sulle principali tappe dell\'emancipazione femminile in Italia
Lunedi, 26/02/2018 - Ci sarà pure una ragione per la quale una donna, precedentemente rappresentante istituzionale, si dedichi a divulgare la storia delle più rilevanti tappe delle progressi normativi in tema di parità dei diritti tra uomini e donne in Italia. Per Livia Turco, già deputata e senatrice nonchè ministra per la Solidarietà sociale e della Salute, questo motivo potrebbe ritrovarsi nella volontà di ingenerare nella nuove generazioni passione per la politica “perché partecipata con la gente e soprattutto con le donne”. Con tale stato d’animo è intervenuta ad un seminario, svoltosi a Teggiano (Sa) presso l’IIS Pomponio Leto, nell’ambito della Settimana della filosofia. L’argomento del confronto pubblico con l’assise studentesca verteva sulla violenza contro le donne, definito dalla sen. Turco un tema duro “perché tocca il caposaldo della dignità personale in quanto è in gioco la differenza sessuale e di genere”. Una differenza sessuale costruita dal genere maschile nella storia per affermare e consolidare una concezione proprietaria della donna. Con la conseguenza che la dimensione privata del ruolo femminile si contrapponeva a quella pubblica, come confermato dal Codice civile del 1942, peraltro innovativo rispetto all’istituto dell’autorizzazione maritale del 1919, in base alla quale la donna era sottomessa alle scelte del coniuge.
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