Regione Campania, per le donne - Approvato dalla Giunta regionale della Campania il disegno di legge “Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere”
Lunedi, 15/02/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010
Soggettività delle persone che subiscono violenza; integrazione delle politiche e dei soggetti che contrastano la violenza di genere; formazione specializzata per gli operatori; attenzione all' omofobia, percorsi di recupero per offenders, cioè i violentatori.
Sono questi i principi ispiratori del disegno di legge “Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere” approvato dalla Giunta regionale della Campania.
La legge proposta dall'assessore alle Pari Opportunità Lilli De Felice, nasce dall'esigenza di regolamentare in modo organico gli interventi di aiuto e sostegno alle donne vittime di violenza e si propone dotare il territorio campano di presidi antiviolenza dove personale qualificato possa accogliere, ascoltare, sostenere le donne vittime di violenza fisica, soprusi psicologici, vessazioni familiari.
Il principio da cui muove è quello dalla soggettività della donna maltrattata, considerata una persona che ha diritto di trovare sul territorio 'luoghi' attrezzati a fare fronte alla fragilità e alla delicatezza del momento, dove diventare, in una logica di empowerment, protagonista del proprio personale recupero e possibilmente di quello della sua famiglia. Si prevede un Centro Antiviolenza per ogni Ambito territoriale, organizzato secondo la logica della programmazione partecipata; l'approccio per contrastare e prevenire il fenomeno si avvale di discipline e competenze diversificate e del contributo dei vari soggetti che compongono la Rete Antiviolenza: associazioni, movimenti, rete dei servizi socio-sanitari.
Il disegno di legge, poi, non limita l'azione solo in favore delle donne ma vi include gli omosessuali, riconoscendo che il contrasto della violenza di genere, non può non estendersi al contrasto alle discriminazioni e alle intolleranze di segno omofobo.
Sul piano della prevenzione, oltre alle azioni di comunicazione pubblica e alle campagne per la promuovere della cultura del rispetto delle differenze sessuali e di genere, sono previste azioni mirate rivolte agli offenders, gli autori delle azioni violente.
Partner del recupero degli offenders è l'amministrazione penitenziaria, che insieme agli operatori della rete antiviolenza, attua percorsi riabilitativi personalizzati fino ad accompagnarli al reinserimento sociale.
Estendendo il concetto della violenza di genere e prevedendo misure per il trattamento riabilitativo degli offender, il disegno di legge approvato dalla Giunta regionale si pone tra le normative regionali più avanzate in questa materia.
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In Campania si prova ad elevare la rappresentanza femminile nell’assemblea elettiva regionale. Strumento per alzare il numero delle consigliere sono due articoli dalla nuova legge elettorale regionale che ha superato il vaglio della Corte Costituzionale dopo il ricorso del Governo.
Il primo è l'articolo 4 che stabilisce che l’elettore, qualora voglia esprimere ambedue le preferenze, deve necessariamente votare un uomo e una donna pena l'annullamento della seconda preferenza.
Il secondo è l'articolo 10, che impone i partiti di candidare ambedue i generi in misura non inferire ai 2/3.
Alle prossime elezioni regionali gli elettori della Campania, dunque, potranno dare una o due preferenze; nel secondo caso dovranno votare un uomo e una donna.
Una novità, unica nel panorama elettorale regionale in Italia, che afferma il principio della parità di opportunità e nel contempo introduce strumenti e sanzioni idonei ad assicurare che nel tempo questo principio diventi effettivo.
Attualmente nei banchi del Consiglio regionale siedono due sole donne, entrambe nominate attraverso il listino che oggi è definitivamente superato.
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