Raccontare la città a partire da sè e dalle varie fasi della propria vita: è il progetto “Roma, percorsi autobiografici attraverso la città” realizzato dall’associazione CORA
Domenica, 03/10/2021 - Una Guida particolare di Roma quella realizzata da CORA ROMA onlus, un’associazione della Casa Internazionale delle Donne che da anni opera nel campo dell’orientamento e della formazione con ottiche e metodologie spesso originali.
Una di queste è l’utilizzo della scrittura autobiografica nella pratica orientativa per la ricerca di un lavoro o del percorso formativo, un modo di valorizzare dimensioni e competenze informali che spesso i curriculum non richiedono né valorizzano. Prodotto finale di un progetto sostenuto dalla Tavola Valdese, (e curato da un gruppo di donne esperte in vari campi) la Guida è stata costruita attraverso un percorso durato mesi, attraversando anche le chiusure della pandemia COVID, incentrato sull’uso del racconto e della scrittura autobiografici di un gruppo di persone, uomini e donne, di diversa età e storia personale.
Racconti individuali ma poi condivisi con gli altri partecipanti al progetto. Luoghi più o meno conosciuti di Roma sono rivissuti e descritti rispetto anche alle diverse fasi della vita o sono riattraversati fisicamente in percorsi scelti insieme durante il progetto.
Anche la pausa forzata del lockdown in casa, che aveva creato problemi iniziali al progetto, ha finito poi con l’acquisire nel vissuto delle persone il significato di una tappa particolare di questo percorso dove non vie ma oggetti o ambienti interni o anche le finestre hanno fatto per mesi da compagni quotidiani del nostro stare chiusi.
Ma il lockdown ha fornito anche nuovi punti di vista con cui vedere e vivere poi le passeggiate e gli attraversamenti della città, quando finalmente le persone hanno potuto riprendere la dimensione del “ fuori” casa.
Emergono da queste pagine, dove direttamente si esprimono le persone, i fili delle “città interiori”, dove accanto alla concretezza di visioni, palazzi, vie ed oggetti da noi conosciuti o scoperti della città o delle città ( ..Roma è tante città.., dicono molti) appaiono le mutevolezze e i significati che essi hanno avuto ed hanno nella vita delle donne e uomini. Un invito stimolante a cambiare prospettiva rispetto al tradizionale modo di attraversare o vedere luoghi in un rapporto più creativo e libero tra il dentro e il fuori di noi, tra il prima e il dopo di un una fase della vita. Tra il generale e il particolare che ti può colpire se guardi veramente e non passi semplicemente. Quella che viene fuori da questo lavoro è una sorta di Mappa emotiva di Roma, dove vie, piazze, parchi, non hanno solo un nome ma portano con sè i tanti vissuti delle persone che li vivono.
I confini di noi e le città variano molto con l’età, scrive uno dei partecipanti al progetto in un capitolo significativo della Guida sulle “geografie esistenziali”. Ma per esplorare i propri confini è necessario mettersi in cammino e ci sono cammini fisici e simbolici, spirituali e materiali. Più cammini, più ti conosci e conosci un territorio. Da qui i luoghi dell’infanzia, quelli della giovinezza, i luoghi dove si diventa grandi, i luoghi di transito, di arrivo e di partenza, ma anche gli spatriamenti, luoghi dove ci si perde perché sconosciuti. Ma ci sono anche i luoghi che possiamo dire “nostri”, amati, cercati, vissuti.
La Guida non fa solo il report del progetto ma in ogni capitolo cerca di stimolare chi la legge a continuare nel “gioco” della ricerca dei significati e della scrittura autobiografica dei luoghi, attivandosi da soli o in gruppo in passeggiate e racconti attraverso le proprie città o i propri quartieri. Guida Affettiva di Roma. Percorsi Autobiografici attraverso la città. A cura di Isabella Tozza, Maria Grazia Comunale, Claudia Piccini, Anna Lo Piano, Flavia Rodriguez.
Per scaricare la Guida: https://www.coraromaonlus.org/about-3intervista
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