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Una gamba femminile graduata per misurare il pregiudizio sociale

Una gamba femminile graduata per misurare il pregiudizio sociale

La foto concettuale di Rosea Lake fa il giro del mondo: una gamba graduata per smascherare i pregiudizi misogini

Domenica, 26/01/2014 - C'è una foto che gira sul web, impazza sui social network, riscuote consensi, dissensi, o comunque "twittate". Si tratta di un geniale scatto fotografico partito da Vancouver, più precisamente, da una 18enne canadese al primo anno di università: Rosea Lake.

La ragazza, risentita per il folto di pregiudizi sociali che si accaniscono sulla lunghezza delle gonne, ha pensato bene di cristallizzare in immagine una "scala empirica" del maschilismo più giudicante.

Come? Con una "gamba graduata".

Quando Rosea Lake aveva chiesto, un anno fa, all'amica Ali Mackenzie di posare per la foto, quest'ultima, accettando, si era fatta immortalare con una gonna nera in posa licenziosa. Il lembo era stato tenuto sollevato fino a mostrare il gluteo, al di sotto del quale si dipanava una scala che, dalla caviglia in su, marcava diverse altezze di una gonna immaginaria. Tali altezze identificavano, rispettivamente, una gonna e quindi una donna: moralista, vecchio stile, giusta, sfrontata, provocante, facile, vogliosa e, infine, puttana.

Dai migliaia di "like" su facebook, dalle molte condivisioni in rete si capisce che la foto ha toccato l'orgoglio di uomini e donne, ragazzi e ragazze che giudicano proprio secondo quel "metro". In questo senso, la gamba graduata di Rosea Lake "sputtana" proprio quelle valutazioni becere da "fallocrazia" (in cui uomini e donne sono in eguale misura corresponsabili), mentre riscatta l'espressione e l'esibizione consapevole del corpo femminile. Un corpo ancora deprivato e troppo sorvegliato, persino nei paesi occidentali.



Marta Mariani

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