Incontro con Rosy Bindi - Nell'incantevole cornice di Cortina, la Ministra conquista una platea non esattamente di suoi 'amici'
Donatella Orioli Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2006
"La prossima finanziaria dovrà tenere conto delle famiglie e delle imprese e, poiché i conti dell’Italia sono in sofferenza, sarà di rigore, ma anche di sviluppo e coesione, ponendo la famiglia al centro delle strategie in quanto luogo dove si incontrano le generazioni e dunque è lì che bisogna investire". Abbiamo incontrato Rosy Bindi raccogliendo alcune sue riflessioni a tutto campo. Lo scenario era la platea del PalaVolkswagen di Cortina dove non si percepiva un’atmosfera idilliaca, visto il target dei presenti, ma la dialettica e soprattutto la chiarezza e determinazione della Ministra hanno conquistato in breve tempo quasi tutti. “Le proiezioni ci informano che nel 2020 ci sarà un bambino ogni venti anziani e questa è la conferma che vi è una necessità concreta di far conciliare meglio il lavoro delle donne, rispetto a quanto è stato consentito sinora”.
La Ministra ha evidenziato le disparità esistenti tra le lavoratrici madri nella Pubblica Amministrazione rispetto alle autonome, impegnandosi ad intervenire per colmare il divario.
Rispetto alla realizzazione degli asili aziendali, ha espresso parere favorevole, in quanto ritiene che consentano una maggior serenità alle lavoratrici e ai lavoratori.
In merito ai congedi parentali, riscontra che siano ancora troppo utilizzati dalle sole lavoratrici, perché come ben sappiamo, il divario retributivo tra uomini e donne è ancora consistente e si adopererà per una revisione della legge, affinché si incentivino i padri.
Entrando più nel merito della politica tout court, non ritiene utile un allargamento della coalizione alla tedesca, in quanto “la nostra maggioranza non è in sofferenza e quindi, avendo vinto le elezioni, deve governare assumendosi tutte le responsabilità”.
Il paese ha bisogno di una politica che riduca la netta divisione emersa nelle ultime elezioni, attraverso delle politiche specifiche.
“Non vogliamo soccorso dalla minoranza - ha sottolineato - ma senso di responsabilità verso i cittadini".
Sul tema dell'immigrazione ha aggiunto: "dobbiamo imparare a parlare il linguaggio del mondo perseguendo una stabilità di lungo periodo e contrastando il lavoro sommerso".
Per il futuro, la Ministra Bindi si augura un avvio alla soluzione medio/orientale e sul fronte interno auspica che il Partito Democratico faccia dei veri passi avanti all'insegna della partecipazione popolare e del sereno confronto culturale. "Quello che vogliamo è un paese con più fiducia in sé stesso". Il caloroso e lungo applauso da quella platea che all’inizio non sembrava certo sua amica è la conferma che le donne hanno "quella marcia in più" che fa della differenza un valore aggiunto.
(15 ottobre 2006)
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