Lunedi, 26/10/2009 - Ai più potrebbe sembrare una notizia di secondo ordine che non merita il rilievo di una riflessione trasformata in inchiostro. A me sembra una di quelle novità che navigano decise verso il cambiamento. Ieri lo Stato di Botswana (andare sulla cartina dell’Africa per vedere dove si trova) ha eletto Margaret Nnananyana Nasha primo presidente donna nella storia del Paese. Con la rivista Solidarietà Internazionale avevamo già avanzato la candidatura delle donne africane al Premio Nobel per la pace (www.noppaw.org) e oggi questa notizia rafforza la certezza che quel continente è sostenuto dalla forza straordinaria delle sue donne. Quando le vedi camminare lungo le interminabili strade di terra rossa con enormi pesi sulla testa e un bimbo sulle spalle, ti sembra che trasportino il mondo intero.
A proposito ma l’Italia non ha ancora eletto un presidente donna, né alla carica più alta né a Palazzo Chigi. La scuola dei poveri promuove le donne, ma da noi sono sulle copertine dei rotocalchi e nello stupidario del circo televisivo.
Avranno pazienza le donne africane, ma alla fine anche noi vivremo la stagione dell'emancipazione.
Lascia un Commento