Sabato, 04/06/2011 - Dopo 160 anni di gloriosa storia, il New York Times, per la prima volta, sarà diretto da una donna. Jill Abramson, 57 anni e due figli, la quale succede a Bill Keller che lascia il posto per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Un onore pari alla responsabilità quello che viene da questa nomina per una donna che ha alle spalle una solida carriera giornalistica: già firma del giornalismo investigativo la Abramson ha, tra l’altro, lavorato per il Wall Street Journal, poi è stata corrispondente da Washington per il New York Times nel quale ha poi ricoperto vari incarichi sino ad essere chiamata a dirigerlo, nomina che sarà effettiva dal 6 settembre.
A riguardo ha affermato lei stessa che questo incarico per lei equivale ad “ascendere al Valhalla”, dove, secondo la tradizione vichinga, i guerrieri morti gloriosamente venivano premiati per le azioni eroiche compiute in vita. E stavolta sarà proprio una Valchiria a sedersi all’agognato tavolo, senza dover scortare alcun guerriero, come accadeva nelle leggende nordiche, ma per poter prendere il suo meritato posto.
E chissà, che dopo 160 anni, la leggenda di Odino non possa essere fonte d’ispirazione e magari un passo in più verso il tavolo comune, guerriere e guerrieri insieme.
Lascia un Commento