Il parlamento estone ha eletto il 3 ottobre 2016 come suo nuovo presidente Kersti Kaljulaid, prima donna ad assurgere alla massima carica del paese. Kersti Kaljulaid è il quinto presidente dell’Estonia dall’indipendenza del 1991. Al suo paese sarà affidata per la prima volta la presidenza di turno del Consiglio dell’UE nel secondo semestre del 2017.
Kaljulaid ha 46 anni, è un ex rappresentante estone presso la Corte dei conti europea, ed è stata eletta con l’appoggio di sei partiti presenti in parlamento (81 voti a favore, 20 contrari; tot. membri del parlamento: 101), che hanno deciso di proporla all’assemblea parlamentare (Riigikogu) come unico candidato alla presidenza. Kersti Kaljulaid sostituisce nella carica di presidente il liberale Toomas Hendrik Ilves, reduce da due mandati consecutivi quinquennali.
Negli anni novanta, Kersti Kaljulaid ha lavorato come banchiere d’investimento presso Hansapank - ora Swedbank. Nel 1999 ha iniziato la sua carriera politica quando il conservatore Mart Laar formò il suo secondo governo, offrendo a Kaljulaid la carica di consigliere del primo ministro dell’Economia. Nel 2002 fu nominata direttore generale di “Iru Power Plant”, una filiale della società energetica statale, e nel 2004 è stata nominata dal parlamento europeo membro della Corte dei conti europea.
Kersti Kaljulaidsi si definisce una “conservatrice liberale”: conservatrice nel settore delle politiche economiche, liberale in materia di diritti LGBT e di immigrazione. Appena eletta alla carica di presidente, ha subito dichiarato che il suo progetto politico sarà prioritariamente attento ai bisogni della società civile e, in particolare, alle necessità dei più bisognosi: “Voglio ascoltare le persone che vivono in diversi angoli dell’Estonia e che sono deluse dai partiti politici e dagli affari politici e pubblici in generale”….” “un’Estonia etica aiuterà i vulnerabili - il bilancio dello Stato dovrebbe sempre sostenere chi è debole, prima di spendere per coloro che sono forti”.I suoi settori-chiave d’intervento saranno, inoltre, la salute e l’educazione.
La neo-presidente Kaljulaid è poco conosciuta nel suo paese. Per questo motivo, ha deciso di concentrarsi soprattutto sulle questioni interne piuttosto che nel campo delle relazioni internazionali, segnando un punto di svolta rispetto al suo predecessore.
I diritti delle donne sono riconosciuti in Estonia. Quest’ultimo paese mostra, ad esempio, una perfetta parità di rappresentanza nel parlamento europeo di donne e uomini (50%), frutto di una scelta politica perseguita da anni. Tuttavia, il cammino verso la piena uguaglianza di genere è ancora incompiuto, e per questo l’elezione diKaljulaid è considerata una tappa importante lungo questo cammino. Non altrettanto riconosciuti, sono, invece, i diritti delle minoranze russe e russofone presenti nello Stato baltico, sui cui la neo-presidente si è espressa, impegnandosi ad assicurare rispetto nei confronti di queste minoranze e maggiore integrazione.
Kersti Kaljulaid è nata nel 1969 a Tartu, la seconda città più grande dell’Estonia. Ha studiato biologia, con specializzazione in genetica, presso l’Università di Tartu, per poi completare la sua formazione in altro ambito con una laurea di secondo livello in economia aziendale (Mba).
La neo-presidente è sposata, ha quattro figli (due da un primo matrimonio, che sono già adulti; due da seconde nozze, che hanno undici e sei anni di età) ed è anche già nonna. L’attuale marito, Georgi-Rene Maksimovski, è un ingegnere, che ha interrotto la sua carriera nel servizio pubblico per seguire da vicino la sua famiglia, quando la moglie fu nominata membro della Corte dei conti europea.
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