Lunedi, 14/01/2013 - E’ mancata al suo pubblico l’11 gennaio scorso, a 71 anni, Mariangela Melato, una delle ultime grandi attrici del teatro e cinematografia italiani.
Rai 5, poche sere fa, ha riproposto la sua splendida Medea, da Euripide, per la regia di Giancarlo Sepe.
Era nata a Milano nel 1941, di origini modeste, era figlia di un vigile urbano e di una sarta, ma come giustamente ha detto tra le lacrime Renzo Arbore, il suo compagno di sempre, la sua signorilità andava ben oltre... Sorella dell'attrice e cantautrice Anna Melato, da giovanissima aveva studiato pittura all'Accademia di Brera, disegnando manifesti e lavorando come vetrinista a La Rinascente per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani.
Nel 1960, non ancora ventenne, entrò nella compagnia di Fantasio Piccoli, esordendo come attrice in Binario cieco di Carlo Terron, rappresentato al Teatro Stabile di Bolzano.
Dal 1963 al 1965 lavorò con Dario Fo in Settimo: ruba un po’ meno e La colpa è sempre del diavolo. Nel 1966 fu ingaggiata dallo Stabile di Trieste. Nel 1967 lavorò con Luchino Visconti ne La monaca di Monza. Nel 1968 la sua affermazione definitiva nella propria attività teatrale ne l'Orlando furioso di Luca Ronconi, ma ebbe successo anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Allelujah, brava gente (1971).
Nel cinema, aveva esordito nel film Thomas e gli indemoniati, del 1970, di Pupi Avati (con cui tornò a lavorare dieci anni dopo in Aiutami a sognare) e lo stesso regista ricorda, non senza grande commozione, come l’impatto tra loro due fosse stato quasi duro e non sotto i migliori auspici. Lei si era presentata per la parte, con sicura sfrontatezza, al posto di un’amica: Avati accettò solo dopo una giornata di ripensamenti di farle il provino, ma quando sortirono le prime battute con quella sua voce tutta particolare ed unica si convinse immediatamente di avere a che fare con un purosangue.
In parte il film venne girato a Ferrara, in una chiesa sconsacrata.
Poi molti moltissimi i ruoli drammatici, comici – era davvero attrice multicorde – sia a teatro che al cinema, tutti troppo noti per esser citati.
Piace comunque qui ricordare la sua grande interpretazione in “Amor nello specchio” di Luca Ronconi, una produzione di notevoli costi tutta ferrarese, allestita nella Città Estense nel 2002 e tratta dall'omonima commedia del 1622 di Giovan Battista Andreini. Per la rappresentazione fu scelto un suggestivo luogo all'aperto, il Quadrivio Rinascimentale di Biagio Rossetti e la Via degli Angeli, l’odierna Ercole d’Este, per l'occasione pavimentati di specchi, in cui si riflettevano, di notte, i Palazzi dei Diamanti, Turchi di Bagno, Prosperi Sacrati.
Mariangela Melato era la protagonista Florinda, innamorata della propria immagine, come Narciso.
Nel 2009 fu presente nel documentario di e su Alda Merini, Una donna sul palcoscenico di Cosimo Damiano Damato, presentato alle Giornate degli Autori alla 66a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Nel film la Melato, meravigliosa voce off, recita alcune poesie inedite della grande poetessa milanese.
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