Un punto di vista femminile per una "Bella Provincia”
Reggio Emilia - Sotto la presidenza di Sonia Masini, la Provincia di Reggio Emilia di Reggio Emilia ha dato vita alla Biennale del Paesaggio, che cresce grazie al lavoro di molte figure femminili in posti chiave
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2008
In un territorio a forte urbanizzazione e sviluppo economico, con tante bellezze sia naturalistiche che storiche e culturali tutte da scoprire, Reggio Emilia è segnata fortemente dalla presenza femminile nei luoghi che ancora portano le tracce di Matilde di Canossa e nelle attività dove la qualità del welfare si distingue per la presenza di donne da generazioni.
In questo contesto il programma amministrativo di Sonia Masini si caratterizza per le intenzioni originali e innovative nei principi di governance. Tra i temi forti espressi, quello della “bella provincia”: «Valorizzare il paesaggio per la sua importanza nella definizione identitaria delle comunità e dei singoli individui». Di qui la decisione di creare per l’Assessorato Cultura la delega al “Paesaggio” e di affidarne la guida a Giuliana Motti, architetto, altra figura femminile impegnata in un lavoro di sviluppo su tematiche che oggi si sono fatte di stringente attualità nelle responsabilità di chi amministra.
Nasce la Biennale del Paesaggio
La vocazione all’attenzione al territorio della Provincia di Reggio Emilia è presto sfociata in un grande passo formale e sostanziale, con l’adesione alla Convenzione europea del Paesaggio del 2000 e la nascita della Biennale del Paesaggio, che vede all’opera una nutrita squadra di professioniste, inserite da Sonia Masini in ruoli chiave della macchina amministrativa.
Giuliana Motti ha interpretato da subito il proprio ruolo coniugando la competenza del tecnico all’incisività dell’azione politica. Presto è giunta la sua nomina anche alla vicepresidenza di Recep, la rete europea degli enti locali e regionali per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio. Suo il progetto innovativo di inserire nel futuro Ptcp un Piano paesistico espresso da una collaborazione tra Provincia, Regione, Soprintendenze e Comuni.
Lo staff dell’Assessorato Cultura e Paesaggio, cresciuto sotto la sua guida, ha trovato in una responsabile del settore come Annalisa Masselli, proveniente da esperienze come manager della comunicazione culturale in importanti enti quali I Teatri di Reggio Emilia, l’Arena di Verona e Ferrara Musica, un punto di riferimento e una vision di impronta cosmopolita ed evoluta. Nel team della Biennale molte altre donne: Francesca Mattioli, Federica Franceschini, Elisa Mezzetti, Federica Rossi e Maria Borghi, impegnate sui molteplici e complessi aspetti della progettazione, programmazione, amministrazione e comunicazione.
Altra donna al timone di un settore nevralgico della Provincia è la dottoressa Anna Maria Campeol, dirigente del settore Servizio pianificazione territoriale, paesaggistica e ambientale e impegnata nell’articolazione di un importantissimo documento come il Ptcp – Piano territoriale di coordinamento provinciale, che fisserà le linee di sviluppo fondamentali del territorio secondo quel delicato ruolo di interfaccia che la Provincia riveste tra le comunità locali e la Regione e per la cui stesura la Provincia di Reggio Emilia è stata scelta come esperienza pilota in Emilia Romagna.
E, ancora, Annalisa Sansone, dirigente dell'Ambiente a conciliare il territorio con le sue tutele.
La Biennale del Paesaggio si caratterizza per una progettazione continua di idee, eventi, iniziative in grado di portare a Reggio Emilia i protagonisti della riflessione internazionale, dell’intellettualità come della competenza tecnico-scientifica, cercando parallelamente nelle risorse delle discipline espressive artistiche e spettacolari un coinvolgimento diretto delle popolazioni, in risposta all’invito lanciato dalla Convenzione europea del Paesaggio.
E' proprio in applicazione della Convenzione che si sta puntando a Reggio Emilia per tutelare la vita e l'ambiente, consapevoli che i divieti e le costrizioni possono assai meno della partecipazione e della convinzione. In sintesi anche sulla difesa di un rapporto positivo individuo-natura si punta di più sulla convinzione che sul vincolo.
La Biennale ha fatto propria questa indicazione e già dalla sua prima edizione ne ha concretizzato la filosofia, arrivando all’abbattimento dell’ecomostro di Felina davanti a 20.000 persone festeggianti e proponendo numerose iniziative che hanno visti protagonisti molti artisti di riferimento della musica, del teatro e delle arti figurative.
E l’imprinting al femminile di tutto ciò non poteva essere minore, nella provincia che fu il fulcro del potere politico di Matilde di Canossa, figura cui non a caso stanno per essere dedicate importantissime iniziative e alla quale sarà intitolato anche il nuovo casello autostradale fra Reggio e Parma.
Lascia un Commento