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Un premio alle bio-attiviste

Un premio alle bio-attiviste

L'associazione A Sud premia quattro donne impegnate nella tutela dell'ambiente e dei diritti.

Giovedi, 06/03/2014 -
E' giunto alla sua terza edizione del Premio Wangari Mathai promosso dall'associazione A Sud, che anche quest'anno premia quattro donne che hanno dedicato le loro energie alla tutela dell'ambiente. Acqua, terra, aria e fuoco, elementi vitali senza i quali la vita dell'uomo sulla terra sarebbe seriamente compromessa. 



Un riconoscimento a cui l'associazione A Sud, di cui è presidente la giovane Marica Di Pierri, tiene molto. Istituito in memoria di Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiarò al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. La protezione dell'ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente instabilità politiche e sociali». Wangari Maathai, scomparsa nel 2011, è stata la prima donna africana a laureasi in biologia. Nel 1977 fondò il Green Belt Movement e contribuì, nel lungo impegno durato oltre trent'anni, a piantare oltre 51 milioni di alberi in Kenya per combattere il disboscamento.



Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento per la sezione ARIA, Debora Caracciolo del movimento Passeggino Rosso di Brindisi, che ha avuto il merito di denunciare il diretto collegamento tra lo sfrenato sviluppo industriale e l'insorgere di patologie nei bambini della zona. La sezione ACQUA vede protagoniste le donne del Coordinamento regionale acqua pubblica del Lazio. A ritirare il premio Simona Savini, in prima linea nella campagna nazionale che ha portato alla vittoria del Referendum del 2011 sui servizi pubblici e nelle iniziative legislative locali per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico. Il premio FUOCO non poteva non andare alle donne campane contro il biocidio. Sono quattro le premiate. Palma Fioretti a nome del “Presidio permanente contro la discarica a Chiaiano”, chiusa grazie al lavoro degli attivisti nel 2011. Il loro impegno, sul fronte dell’informazione e della sensibilizzazione dei cittadini, ha l’obiettivo della definitiva messa in sicurezza della zona; Susy Palma del "Comitato no inceneritore di Giugliano", la cui opposizione ha portato alla sospensione del bando per la costruzione dell’inceneritore; Virginia Petrellese del "Comitato 29 agosto" di Acerra che ormai da 10 anni si occupa instancabilmente di difesa del territorio e della salute ed è da allora protagonista di tutte le battaglie per un ciclo virtuoso di smaltimento dei rifiuti in regione; Marzia Caccioppoli delle “Mamme Angeli Guerrieri” Le Mamme Angeli, un folto gruppo di mamme campane unite dal dramma della malattia e morte dei propri figli in un territorio gravemente contaminato come quello campano. Infine la sezione TERRA va a Laatiris Mimouna che rappresenta le “donne del presidio permanente braccianti” di Castelnuovo Scrivia (provincia di Alessandria). Nel 2012 circa 40 lavoratrici e lavoratori marocchini, sfruttati nei campi della zona, hanno incrociato le braccia ed hanno allestito un presidio. Una decina di loro hanno denunciato, alla Procura della Repubblica di Torino, i loro sfruttatori ottenendo la concessione di un permesso di soggiorno umanitario quali vittime di riduzione in schiavitù, Le donne del Presidio Permanente hanno girato l’Italia con un video dal titolo significativo - “Schiavi mai” - per far conoscere la loro lotta e per dare visibilità e riconoscimento a questi lavoratori.



Quest’anno il premio si arricchisce con la sezione “giornalismo ambientale” intitolato a Carla Ravaioli, in ricordo della giornalista che ha dedicato la vita ai temi dell'ambientalismo e delle questioni di genere, scomparsa recentemente. A vincere il premio Marinella Correggia, giornalista, scrittrice, divulgatrice ed ecopacifista. Impegnata da decenni in prima linea nell'affrontare temi socioambientali, si occupa, sia nei suoi scritti che con progetti pratici, a livello locale e internazionale, di giustizia socioecologica, solidarietà e redistribuzione internazionale, rispetto dei viventi, militanza contro le guerre.



La premiazione avverrà oggi pomeriggio, alle 18.00, alla Casa Internazionale delle donne, che ha collaborato all'organizzazione dell'iniziativa sostenuta dalla Commissione delle elette di Roma Capitale.

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