La Libreria delle ragazze di Grosseto è un luogo caldo e accogliente, promosso e gestito da molti anni da un gruppo di donne, molte delle quali sono state le protagoniste di tanti passaggi e battaglie delle donne di Grosseto. Lì, oltre a vendere libri, si tengono molti dibattiti e ci si incontra per preparare iniziative politiche e culturali. Un luogo per sé ma aperto. Lì si è organizzato un incontro per parlare dei 70 anni di Noi Donne, un incontro preparato con molta cura e impegno da una delle donne che incarna la storia del movimento delle donne a Grosseto, Maria Vanna Zannini. Mi viene a prendere alla stazione sotto una grande pioggia e nello stile di una donna che da una vita è impegnata per iniziative e mobilitazioni andiamo alla Libreria delle ragazze con borse piene di materiali, dalla riviste Noi Donne,ai cartelloni da appendere,ai fogli da fare riempire per raccogliere le firme delle donne. In questo caso a supporto della Campagna #menogiornalimenoliberi a cui Noi Donne sta partecipando attivamente per contrastare il taglio di risorse alla editoria cooperativa e non profit e sostenere il pluralismo nell’informazione.
All’ora stabilita cominciamo: sullo schermo cominciano a scorrere le immagini dello slide show preparato per i 70 anni della nostra rivista e io devo accompagnare queste proiezioni con sottolineature, racconti, ricordi. Si comincia dalle pagine dattiloscritte delle copie diffuse nel ’44 sotto l’occupazione nazista al nord, leggo (ogni volta commuovendomi) la lettera di una ragazza che annuncia al padre che è partita per combattere con i partigiani. Poi scorrono le copertine, prima color seppia , poi sempre più colorate, e con grafiche elaborate. Scorrono i titoli e gli articoli che danno conto delle battaglie delle donne del nostro paese,delle loro protagoniste, dei cambiamenti di costume e di percezione di sè. Le slides ricostruiscono tappe, conquiste legislative e date, forniscono cifre sulle donne: un vero corso di formazione sulla storia delle donne attraverso Noi Donne. E c’è l’oggi di Noi Donne, più complesso, senza rete, con le sfide da vincere per dare continuità ad una storia ma anche per sviluppare il nuovo, usando le nuove opportunità delle tecnologie dell’informazione, i nuovi linguaggi, guardando alle nuove donne. Sono spesso interrotta dalle donne presenti: alcune più giovani chiedono informazioni su cose che non conoscono direttamente, le più avanzate di età aggiungono i loro racconti. Anche Grosseto ha moltissimo da raccontare: partecipazione a battaglie di tutte ( aborto, consultori, violenza) ma anche a obiettivi locali, come l’apertura del Centro Donna, dei consultori, ecc. Il piacere di ritrovarsi è palpabile. Maria Vanna chiude l’incontro concretamente chiedendo a tutte di fare o rinnovare l’abbonamento, il modo più semplice ed efficace di esprimere la voglia che Noi Donne esista e vada avanti insieme alle donne.
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