Un particolare ringraziamento all'on. Gilda Sportiello
L'Unione Donne in Italia è grata all'on. Gilda Sportiello per intervento pronunciato alla Camera dei deputati contro la norma governativa sull’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori pubblici italiani
Martedi, 23/04/2024 - L’Unione Donne in Italia plaude alla parlamentare pentastellata Gilda Sportiello per l’accorato intervento pronunciato alla Camera dei deputati, al riguardo della norma governativa relativa all’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori pubblici italiani. Le sue parole, a tutela della autodeterminazione femminile nella scelta di interrompere legalmente una gravidanza, si sono intrecciate col racconto della propria storia personale di madre al tempo corrente, ma di donna che nel passato ha fatto ricorso all’aborto.
Narrare la sua esperienza con fermezza e determinazione fa dell'on. Sportiello un esempio del coraggio di cui si è capaci quando la posta in gioco è alta. Nel suo caso contrastare la colpevolizzazione di cui sono vittime le donne che scelgono un’ivg e nel contempo rivendicare in loro capo il diritto ad essere rispettate per la propria scelta di non diventare madri.
Grazie, on. Sportiello, per la solidarietà espressa a quante sono incorse, incorrono ed incorreranno in questa vittimizzazione. Una solidarietà che, espressa in un’aula parlamentare, fa di lei un esempio concreto di vera e propria sorellanza femminile. In nome di questo particolare sentimento le esprimiamo conseguentemente vicinanza avverso gli indegni attacchi che sta subendo sui social, come anche per quelli da parte di alcuni suoi colleghi della maggioranza. Ci compiacciamo della risolutezza con cui li ha denunciati, a riprova di quanto sia ancora oggi necessario impegnarsi affinché i diritti conquistati, grazie alle lotte delle donne italiane, siano difesi sempre ed in ogni luogo.
L’Unione Donne in Italia condivide le parole pronunciate dall’on. Sportiello: “Ho voluto spezzare una narrazione che vuole colpevolizzare le donne che abortiscono e farle vivere nella vergogna”. Nel contempo sollecita ad una strenua opposizione contro il disegno governativo di consentire l’ingresso degli antiabortisti nei consultori statali. Disegno che renderà più difficile la scelta delle donne intenzionate ad effettuare un aborto e ne calpesterà veementemente la dignità.
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