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Un pò din ottimismo!

Un pò din ottimismo!

Come la Medicina Funzionale può aiutare la medicina Tradizionale ed aiutarla

Martedi, 05/03/2013 - Bungiorno

sono la Dott.ssa Franca Merla.

Mi sono laureata nel 1997 in Medicina e Chirurgia presso l’Università

Statale di Milano. Ho proseguito il mio percorso di specializzazione

con l’obiettivo di integrare l’approccio scientifico alla diagnosi e

alla terapia, secondo la Medicina Ufficiale, con metodi moderni di

stampo olistico, biologico e naturale quali la Medicina Funzionale, la

PNEI, l’Omeopatia, l’Omo tossicologia

, Neuralterapia, la Medicina

Tradizionale Cinese e la Sat-Terapia ed anche la Fisioterapia secondo

metodo Mesieres e Felderkraist.



Questi metodi sono stati da me appresi non solo dal punto di vista

teorico ma anche e soprattutto pratico e personale: li ho infatti

sperimentati sulla mia pelle!



Infatti dal 1982 ero affetta da Sclerosi Multipla con invalidità del

100%.



Ora, dopo essermi sottoposta a tutte le "Cure Non Convenzionali”

sopra menzionate sto bene: lavoro, studio, mi dedico ai miei pazienti e

sono desiderosa di fare ancora di più!



I medici che mi hanno curato),grandi medici della Medicina Convenzionale dopo lo stupore nel

vedermi totalmente ristabilita o quasi, non hanno voluto approfondire i

miei “studi”, sostenendo che le terapie a cui mi sono sottoposta non

sono terapie, ma soltanto “palliativi” che in modo “fortuito” ed

“erroneamente” mi fanno credere che sono “guarita”.



Sostengono che le mie idrocolonterapie, diete, somministrazione di

farmaci di Biorisonanza, non siano state altro che modi per sentirmi

più “leggera” e quindi per sentirmi "meglio”.



Ora il mio obiettivo è duplice: da una parte confrontarmi con

colleghi che possano riconoscere il percorso terapeutico fatto ed i

risultati raggiunti, dall’altra poter applicare in modo quanto più

possibile ampio ed esteso tali terapie a chi ne può e ne vuole

beneficiare.



Mi chiedevo se, cortesemente, poteste diffondere questa informazione

tramite vostri blog, dando così la possibilità di un confronto a

persone affette dalla stessa patologia.

In un momento buio, senza troppe speranze per i giovani. il rifiuto alla diffusione di queste storie solo per tutelare le grandi case farmaceutiche o i grandi Ospedali che comunque cominciano ad accorgersi che c’è una miriade di altre terapie, che magari loro non conoscoe che quindi li sposterebbe da Medici “non saai chi sono io”,ma che comunque potrebbero portare a star meglio, è comunque una vergogna.

A disposizione per ogni vs. verifica delle mie affermazioni



Grazie e cordiali saluti.





Dr.ssa Franca Merla

Dott.ssa Franca Merla

e-mail: francamerla@tiscali.it

cell: 335 223955

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