Bartolini Tiziana Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2009
Se non ora, quando? Le borse crollano, le industrie licenziano, il pianeta è inquinato e il clima sconquassato. Il prezzo del petrolio crolla, ma non se ne cura più nessuno. Le guerre appaiono, adesso, inutili anche a chi le aveva sostenute. Sono gli stessi che si pongono, ora, il problema di come celermente ritirare le truppe dall’Iraq e si rammaricano che proprio non si possa lasciare l’Afghanistan al suo destino. Improvvisamente la democrazia non è più un bene da esportare con le bombe. Il Congresso degli Stati Uniti ha stanziato contributi pubblici per cercare di evitare fallimenti che travolgerebbero milioni di persone. Il ‘sistema mondiale’ scricchiola pericolosamente e la novità è che ad invocare una nuova organizzazione dell’economia, degli scambi, della produzione non sono sognatori ecopacifisti, ma pragmatici economisti sostenitori fino poche ore fa delle teorie più estreme del ‘mercato a tutti i costi sempre e comunque’. Dunque se non ora, quando sarà possibile puntare ad un nuovo ‘ordine mondiale’ in cui al centro delle scelte economiche non ci siano gli interessi di pochi, ma il benessere di tutti? Questo significherebbe riorganizzare l’ordine delle priorità, comprendere che le rinunce migliorerebbero la qualità della vita sostituendo piccoli/grandi egoismi con scelte di interesse pubblico. Insomma una vera rivoluzione da cui sarebbe difficile tenere fuori le donne, il rispetto della dignità della persona e la condanna – condivisa e praticata – della violenza. Non a caso è da un libro di una donna, Carla Ravaioli, che giunge una proposta shock. Concordiamo con lei: se non ora, quando?
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