Dico dunque sono - Sviluppare lo spirito critico è fondamentale
Morselli Gianna Giovedi, 17/12/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2009
“...da ogni studio emerge che se la Coca Cola vuole mantenere il 30% del mercato, deve fare il 30% di pubblicità: beh, non ci sono sostanziali differenze per la scelta di un acquisto o del voto”.
“...vogliamo spiegare le nostre proposte in modo semplice: il pubblico italiano non è fatto solo di intellettuali, la media è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare!”. Così Silvio Berlusconi già nel 2004 ci spiegava come si arriva ad avere un vasto consenso. Pubblicità e spot promozionali o pseudo politici, ripetuti a raffica centinaia di migliaia di volte, si insinuano nella mente di chi riceve i messaggi. Il mancato riscontro, che ne consegue, di proposte alternative o divergenti può indurre ad interiorizzare concetti e opinioni a senso unico col rischio, tout court, di farli propri. Ed è qui che entra in gioco “lo spirito critico”.
Spirito critico, dal greco κριτικüς ("che discerne")
Sviluppare lo spirito critico è fondamentale, consente di percorrere la prima tappa di quella grande avventura che è imparare a pensare con la propria testa. Analizzare, prendendosi il tempo di riflettere, e decidere di valutare; informazioni, comunicati, battages pubblicitari, notizie e quant'altro ci venga sottoposto, sono operazioni che ai giorni nostri possono sembrare “rivoluzionarie”.
Possedere spirito critico è essenziale per filtrare le influenze esterne, resistere alle mode e ai miti della società dei consumi, opporsi alle varie manipolazioni, sia a quelle manifestamente pacchiane, quanto a quelle più nascoste e ambigue. I ritmi veloci, e per questo forzatamente superficiali, tendono ad impedirci di pensare prima di prendere decisioni e/o agire.
Pensare: prendiamoci il tempo di farlo, è l'unico bene che non ci costa nulla e che possiamo gestire autonomamente e con la massima libertà.
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