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Un matrimonio emiratino

Un matrimonio emiratino

Viaggi svelati - Un caos di serata che cambierà per sempre la vita di Aisha, una giovane che incontra per la prima volta il suo sposo il giorno delle nozze

Marzia Beltrami Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2007

Quasi mi viene da appisolarmi, su questo bel lettone morbido di cuscini e piumone, a casa della mia amica emiratina Moza, quando un pensiero mi riporta all’attenti: che accidenti ci faccio lasciva e sdraiata sul letto di Saeed, che proprio stasera ufficializza il suo fidanzamento con Aisha ?
Rido tra me e me del potenziale equivoco della situazione, ma non provo nemmeno a condividere i miei pensieri con Moza e sorelle, l’ironia probabilmente sarebbe ‘lost in translation’. Tutta la famiglia è indaffaratissima con i preparativi ...e una festa di fidanzamento da organizzare mica é uno scherzo.
Innanzitutto i vestiti, fatti fare dal sarto mesi in anticipo e di una stravaganza multicolore assoluta. La piccola Mariamu, che di anni ne ha solo quattro, mi guarda con occhioni tristi e mi domanda: ‘Ma tu non ce l’hai un abito per le feste?” dal basso del suo abitino di seta color champagne. La voce dell’innocenza.
Poi i capelli e il trucco: estenuanti ore dall’estetista che ritardano il nostro arrivo alla festa di tre ore. E il cibo e gli inviti, per la festa nella tenda in giardino.
E il denaro che il futuro sposo ha dato alla futura sposa per fare shopping: quando due giovani si sposano, la tradizione vuole che la sposa abbia un corredo di sole cose nuove. Tutto il vecchio lo lascia a casa dei genitori.
Infine, sempre per rispettare le tradizione, i gioielli. Anelli, bracciali, collane e orecchini d’oro bianco e diamanti per la sposa vengono disposti su un vassoio portagioie vellutato, pronti per essere mostrati durante il party.
Saeed é visibilmente agitato e corre per la casa di qua e di là, scalmanato, cantando canzoni rap arabe, mentre inutilmente si risistema il velo tradizionale che usa come copricapo, il gutra. Cerco di mettermi nei suoi panni: stasera sarà vicino alla sua futura moglie per la prima volta, infatti non si sono mai incontrati. Chi non sarebbe nervoso?
Scattano una foto di famiglia tutti assieme, Saeed, Moza, fratelli, sorelle, mamma, nipotine, nei loro abiti più belli e sono veramente incantevoli. E ora é arrivato il momento di dividerci e andare ai nostri rispettivi party: assieme a Moza e alle altre ragazze, lo chauffeur ci porta a casa della futura sposa, dove in una tenda in giardino, hanno luogo i festeggiamenti per le donne.
Più che un party é un laboratorio per raggi X: si viene squadrati dalle invitate, si osserva, si spettegola, si valutano le giovani pulzelle in fiore. Sono pronte al matrimonio? Sono modeste o sfrontate? A chi le si possono maritare? Il cibo é abbondante o scarso? Il futuro sposo é stato generoso o il party lascia a desiderare e Saeed ha 'i braccini corti'?
Poiché non sono emirata, per mia fortuna rimango fuori da queste valutazioni, eppure, seduta nel tavolo centrale assieme alla famiglia, sento di essere nella traiettoria di sguardi invadenti e curiosi. Probabilmente si chiedono anche loro perché non indosso un ‘abito da festa’.
Gli altoparlanti che sputano musica egiziana lasciano poco spazio alle chiacchiere, per fortuna, quindi tanto vale concentrarsi sull’abbondante cibo e fare dei grandi sorrisi alle donne sedute al mio tavolo, fino a quando arriva, finalmente, la futura sposa, la quale, nel suo sfarzoso abito color crema e gioielli di diamanti, si accomoda su una poltrona-trono nel fondo della sala, così che tutte la possano ammirare.
A dire il vero la poveretta non sembra molto viva. Uno spesso strato di trucco ne nasconde le vere parvenze e un sorriso studiato la trasforma in una bambola che sbatte le palpebre e si guarda attorno stupita. Si muove come lucertola, lentamente, sotto le luci calde della tenda. Non riesco nemmeno ad immaginare quanto possa essere agitata.
L’apice della serata é decisamente l’arrivo di Saeed. La notizia si diffonde velocemente in sala e in un battibaleno, tutte le donne hanno il capo coperto e smettono di danzare in modo sensuale. Si ritirano negli angoli e fanno silenzio.
Saeed incontra Aisha. Lo sposo vede finalmente la sua futura sposa.
Quello che segue é ancora più surreale. La coppia si ritira in casa e posa per il fotografo che li mette vicini, Saeed dietro a Aisha, mentre le porge un succo di frutta, le sue mani che quasi la abbracciano e le toccano il petto. Aisha respira pesantemente, il volto anestetizzato che non lascia trasparire emozione, gli occhi che non incontrano mai quelli di Saeed. Eppure continua a sorridere, in questo caos di serata che le cambierà per sempre la vita.
(12 giugno 2007)

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