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Un futuro da tagliare e cucire

Un futuro da tagliare e cucire

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Lunedi, 05/05/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2014

 Oggi più che mai la parola d'ordine è fare e fare con le mani. Ecco che i mestieri artigiani sono tornati magicamente alla ribalta e nella cronache di tutti i giornali. Ma questo non basta assolutamente! La disattenzione di decenni è difficilmente sanabile con un bel discorso o un bell'articolo di giornale, serve molto molto di più! È necessario anzitutto far capire ai giovani che ci sono lavori nobili, di grande creatività e generatori di soddisfazioni straordinarie ma che necessitano di mani che lavorano, che si sporcano e che prendono tra le dita gli strumenti del mestiere artigiano e generano manufatti unici, questa sarà la strada del successo, il vero Made in Italy, che è l'arma vincente contro le crisi. Nella produzione artigianale l'Italia è eccellente e guardata da tutto il mondo con ammirazione, ma sempre grazie al passato, glorioso ma passato. Ad oggi niente è stato fatto, solo parole, parole, parole. 



L'ago, questo strumento che ha permesso di creare meraviglie oggi è dimenticato, tenerlo in mano è diventato quasi una vergogna.

Noi lo verifichiamo ogni giorno nella nostra sartoria alla quale giungono molti giovani che si presentano come creatori di moda, stilisti, costumisti ma pochissimi manifestano la volontà di imparare il mestiere del sarto o del tagliatore, hanno forse paura di bucarsi con l'ago?Un tempo si diceva: è il mestiere che entra nel sangue! Affermazione bellissima, il mestiere entra nel cuore, nella vita e diventa un unicum preziosissimo capace di creare Arte. Ai nostri pochi e selezionati allievi, che decidono di frequentare i corsi di Alta formazione della Fondazione Cerratelli diciamo che questo mestiere, il sarto, se fatto con il cuore, con dedizione e gioia sarà per loro motivo di vanto e prestigio. Noi siamo una delle poche realtà che a questi giovani racconta la verità, senza illusioni. I percorsi formativi non sono semplici, hanno bisogno di tempo, volontà e dedizione che prima di definirsi sarto, costumista servono anni e anni di lavoro instancabile, dove la curiosità deve avere la meglio. La curiosità è il motore di tutto e questa sotto intende la capacità di osservare tutto, ogni particolare; è un lavoro continuo, è un modo di vivere che diventa mestiere.



E questo esempio a noi particolarmente caro, ovvero quello dei mestieri di sartoria vale per ogni mestiere artigianale. Dobbiamo credere che i nostri mestieri d'arte sono la nostra salvezza, senza indugio, con fermezza, cominciamo a lavorare insieme per fondare la nostra economia non solo sull'arte del passato ma anche sull'arte del presente e del futuro. In questo anno 2014 la fondazione Cerratelli celebra i 100 anni della Casa d'arte Cerratelli che ha prodotto i gloriosi costumi (circa 30.000 ) che oggi sono conservati presso la sua sede di San Giuliano Terme ( Pisa ). L'11 maggio 2014 si inaugura una mostra dal titolo " Cerratelli. I primi 100 anni".

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