Toponomastica Femminile - Dal 18 al 20 settembre 2015 nella tenuta di Alcatraz, in Umbria, si tiene il quarto convegno nazionale di Toponomastica Femminile
Livia Capasso Lunedi, 31/08/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2015
Dopo tre convegni nazionali di Toponomastica femminile molto intensi (Roma 2012, Casa internazionale delle donne; Palermo 2013, Cantieri culturali della Zisa; Torino 2014, Sala Polivalente di via Leoncavallo), l’omonimo gruppo di ricerca sceglie di ritrovarsi quest’anno nel cuore dell’Umbria, alla Libera Università di Alcatraz, in un contesto slow style, con ritmi e dinamiche più congeniali ai bisogni culturali, sociali e affettivi delle partecipanti.
Le attività iniziano la mattina del 18 settembre a Perugia, con due visite mirate all’imprenditoria femminile locale - il laboratorio di tessitura di Giuditta Brozzetti e quello di vetrate artistiche Moretti Caselli di Maddalena Forenza - e proseguono nel pomeriggio alla grande tenuta di Alcatraz, a metà strada fra Perugia e Gubbio: quattro milioni di metri quadrati di verde, venti chilometri di stradine nel bosco, servizi, sculture, murales e una serie di casette in pietra circondate da uliveti.
Quattro sono le tematiche discusse attorno ai tavoli di lavoro: toponomastica e didattica; lavoro femminile e linguaggio; esperienze, collegamenti, azioni e confronti istituzionali sulla toponomastica femminile in Italia e all’estero; la Dea madre: un fil rouge dal matriarcato al post-femminismo.
In serata, Jacopo Fo terrà la prima parte della lezione-spettacolo sull’educazione al sentimento come prevenzione della violenza.
La mattina del sabato (19 settembre) è dedicata alla parte più strettamente congressuale e le sintesi dei tavoli pomeridiani trovano voce accanto alle relazioni di esperte, docenti, studiose e politiche.
Manila Cruciani e Giovanna Conforto propongono una lettura didattica della toponomastica attraverso il kamishibai e la narrazione dei paesaggi urbani; Fortunata Dini parla di salute, benessere e lavoro delle donne; Irina Imola e Paola Lanzon portano il punto di vista delle istituzioni di appartenenza (Comuni di Rimini e Imola) in merito alla toponomastica femminile; Alessandra Bravi e Benedetta Selene Zorzi affrontano il tema della Dea madre, tra archeologia e teologia, per lasciarne la chiusura a Marisa Pizza intorno a un video sull’interpretazione di Franca Rame.
Nel pomeriggio il Comune di Terni offre alle convegniste una escursione guidata alla città in ottica di genere, con visita al Museo Archeologico e alla Biblioteca Centrale, che ospiteranno la mostra di Toponomastica femminile Donne e lavoro.
In viaggio, Carla Arconte e Paola Spinelli intervengono sulla storia e la memoria del lavoro femminile in Umbria, accompagnate dal repertorio di musica popolare femminile scelto da Luana Conti.
Tornate/i ad Alcatraz, Jacopo Fo riprenderà la sua lezione-spettacolo.
La domenica, dopo l’incontro assembleare delle socie di Toponomastica femminile, è la volta di conclusioni e proposte operative e, per chi resta, nel pomeriggio è prevista una passeggiata lungo il sentiero delle lavandaie.
Lascia un Commento