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Un diverso affidamento

Un diverso affidamento

Sentiamo l’avvocata di Simona Napolitani -

Napolitani Simona Martedi, 30/09/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2014

 Una recente decisone del Tribunale di Palermo si caratterizza per l’affermazione di principi importanti e innovatori. Un ragazzo è stato dato in affido ad una coppia di omosessuali che ha mostrato un sincero interesse ed affetto nei confronti del minore. Tra i genitori affidatari ed il minore si è stabilita una buona relazione empatica che, sulla base della Relazione a cura del Servizio Sociale, risulta averlo notevolmente aiutato a valorizzare le proprie doti e risorse personali.

Il giudice palermitano nella parte motiva del provvedimento afferma che “quello di famiglia non è un concetto cristallizzato, ma va adeguato all’evoluzione della società e dei costumi, e che, sul piano strettamente normativo, esso va rapportato a diversi parametri, quali quello costituzionale e quello sovranazionale, oltre che alle leggi “. Il Tribunale siciliano afferma ancora che “i potenziali affidatari possono essere anche due adulti non uniti in matrimonio, sempre che si apprezzi la presenza di una situazione di fatto paragonabile al contesto familiare, sotto il profilo accuditivo e di tutela per il minore…..In definitiva non v’è alcun ostacolo in linea di principio all’affidamento di un minore ad una stabile coppia costituita da persone dello stesso sesso”.

Il problema della famiglia in relazione all’omosessualità è sempre più all’esame e all’attenzione della giurisprudenza e dell’opinione pubblica. In particolare, le ricerche in campo internazionale hanno considerato, nell’analizzare la variabile dell’identità sessuale tra i minori che vivono con coppie omosessuali, tre aspetti che la compongono: identità di genere, comportamento di ruolo di genere ed orientamento sessuale. Da molti studi sembra emergere come l’orientamento sessuale dei genitori non influenzi lo sviluppo di genere opposto a quello di appartenenza (Green, 1978; Kirkpatrick, 1981).

Non sono state rilevate differenze statisticamente significative rispetto all’orientamento sessuale tra i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali e famiglie tradizionali (Huggins, 1989; Golombok, 1983). Anche l’American Academy of Pediatrics in un recente studio ha affermato che “bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso si sviluppano come quelli allevati da genitori eterosessuali”.

Insomma, nuove frontiere della società che sconfinano nel mondo giuridico, speriamo che oltre ai Giudici se ne prenda cura anche il legislatore.



 

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