Salute e sicurezza - Sottoscritto da Consigliera Nazionale di Parità e Presidente Nazionale Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori), ha come obiettivo coinvolgere i soggetti preposti a tutela di salute e sicurezza dei lavoratori
Lovisetto Ester Lunedi, 22/03/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2010
Se dovessi fare un bilancio delle attività 2009 direi che è stato di certo un anno proficuo.
Mi riferisco, in particolare, al lavoro che il Gruppo “Salute e Sicurezza” ha compiuto sul “Codice Etico” per la tutela dei lavoratori affetti da malattie oncologiche.
Pari Opportunità, ce lo siamo sempre detti e mai ci stancheremo di sostenerlo in particolare per chi ci conosce poco, non significa solamente lottare contro le discriminazioni di genere, tra maschio e femmina, che sono forse le più radicate, ma proprio per questo quelle su cui si pone maggiore attenzione. Significa anche garantire le stesse opportunità a tutte le persone, siano esse disabili o malate. La normativa in merito ha i contorni sfumati, è spesso poco conosciuta e per questo male interpretata e applicata.
Tra tutte, poi, ce n’è una subdola, che colpisce uomini e donne in numero crescente, su cui tanti studi sono stati fatti tanto che non si può più considerare letale, come era fino a pochi anni fa, ma che ha un lungo decorso e lascia ferite, anche e soprattutto a livello psicologico, difficili da rimarginare. E’ la malattia oncologica.
Siamo partite da queste considerazioni per costituire un tavolo tecnico, di cui mi onoro di far parte, composto dalla Consigliera Nazionale di Parità e dalla Consulta Nazionale Femminile della Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori). E’ stato quindi elaborato un Accordo che, una volta sottoscritto da Consigliera Nazionale di Parità e Presidente Nazionale Lilt, ha come obiettivo di impegnare i due organismi a livello locale ad applicare il Codice Etico coinvolgendo tutti i soggetti preposti alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: Inps, Inail, Asl, Inpdap, Dnl, Associazioni Datoriali, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali.
Il fine è facilitare le persone affette da patologie oncologiche, e in particolare le donne affette da tumore al seno e gli uomini con patologie alla prostata, nella scelta di continuare o riprendere l’attività lavorativa anche attraverso forme di contratto con riduzione di orario, flessibilità o orario modulato in base alle nuove esigenze e la possibilità di avere comunque prospettive di carriera.
Il Codice Etico pone l’attenzione su particolari elementi:
- la particolare vulnerabilità di chi è affetto da patologia oncologica, dovuta anche alla necessità di sottoporsi a interventi e terapie con conseguenze rilevanti sulla propria capacità lavorativa a breve o lungo termine
- l’esigenza di informazione in merito all’esistente normativa che tutela il malato e i suoi famigliari
- l’ampliamento del periodo di comporto dovuto al prolungamento della malattia e delle cure
- l’utilizzo di una maggiore flessibilità di orario e dunque anche l’assunzione di una attenzione dell’impresa nella sua organizzazione del lavoro rispetto ad una sua dipendente colpita da malattia oncologica
- la promozione di iniziative per il reinserimento nel posto di lavoro dopo il periodo di cura
- il diritto del famigliare di un malato ad assisterlo nel periodo delle cure
Questi accordi saranno resi pubblici il 16 marzo in occasione del Seminario Nazionale che si terrà a Roma. Da qui partirà poi l’impegno a livello sia nazionale che locale per la sottoscrizione e la condivisione più ampia possibile sul Codice Etico. Il nostro augurio è, comunque, che questo sia solo il primo, significativo passo per lo sviluppo di buone pratiche per la tutela dei lavoratori malati oncologici.
* Referente del gruppo nazionale Salute e Sicurezza
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