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Ultima fermata

Ultima fermata

Una storia agrodolce ambientata lungo la tratta ferroviaria Avellino - Rocchetta, per sfatare i luoghi comuni sul sud. Sceneggiata e diretta abilmente dall'esordiente Giambattista Assanti e con la partecipazione straordinaria di Claudia Cardinale.

Mercoledi, 14/10/2015 - Dal 15 ottobre nelle migliori sale, Ultima fermata, film d’esordio di Giambattista Assanti, un regista che il cinema ce l’ha nel DNA: figlio di esercenti di cinema, prosegue la tradizione del padre insieme al fratello, col quale gestisce l’unico multisala di Mirabella Eclano (AV) e da anni promuove Scrivere il cinema, un festival di qualità dedicato alla sceneggiatura, che ha visto protagonisti nomi del miglior panorama cinematografico internazionale. Il film è stato apprezzato a Parigi anche da Mario Martone e ha vinto il Festival di Siena di Pupi Avati, ma Giambattista rimane coi piedi per terra, saldamente legato alla sua terra, l’Irpinia, sempre umile e sognatore, come solo i grandi, dotati di vero talento, sanno essere.

Come nasce l’idea del film? Nel dicembre 2010 la Regione Campania soppresse la Avellino - Rocchetta Sant’Antonio, una tratta ferroviaria voluta da Francesco De Sanctis e inaugurata nel 1895. Una tratta così importante che collegava Campania, Basilicata e Puglia, non solo non avrebbero dovuto chiuderla, ma potenziarla. Negli Anni Cinquanta fu il mezzo che consentì a tanti irpini di partire per cercare un futuro migliore. Ogni giorno si assisteva a scene di addio, ma anche di gioia, per i brevi rientri degli emigranti. Ho sentito l’esigenza di raccontarlo in un film, per trarre una sorta di bilancio sentimentale. Di storie sui treni ce ne sono tante, ma questa non è la solita: vuol raggiungere un obiettivo diverso e per farlo, mi sono avvalso di un ottimo cast, in cui spicca lo sguardo di Claudia Cardinale. Le musiche originali me le ha composte invece, Paolo Jannacci. Hai voluto fortemente il film, nonostante le difficoltà… Il nostro sistema produttivo non eccelle per qualità. Mi è stato detto che la sceneggiatura era carina e dignitosa, ma inadeguata al nostro mercato cinematografico. Un produttore mi ha addirittura stupefatto: “peccato, sig. Assanti, la sceneggiatura è bella, troppo, per il nostro mercato, noi non possiamo fare film del genere, servono film più immediati, commerciali, da far uscire a Natale”. Una situazione paradossale, che la dice lunga sulla mediocrità del panorama culturale e cinematografico attuale in Italia. Che messaggio intendi dare con questo lavoro? I film di Scola, Monicelli o il bellissimo Café express con Manfredi, per ricordarne qualcuno, hanno sempre dato del sud un’immagine drammatica, di piagnisteo. Non esiste solo il sud cinematografico negativo della criminalità o senza dignità. Ho voluto sfatare quegli stereotipi: il mio è un sud dignitoso, solare, a tratti sorridente, ma mai patetico o banale. Claudia Cardinale ha giustamente definito il film una commedia agrodolce. Ho girato in alcune location che sono luoghi d’eccellenza, non valorizzate a sufficienza: l’abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, straordinariamente suggestiva, le colline e i vigneti tra Cairano, Taurasi, Luogosano o Morra De Sanctis. Siamo andati a Cerignola, presso la CGIL, nella casa di Di Vittorio, fino a Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, uno dei cento borghi più belli d’Italia. Quanto tempo hai impiegato a realizzarlo? Tre anni e mezzo: intensi, frenetici, con vari momenti di incertezza. Per ottenere credibilità nei confronti delle produzioni, che non sono state facili da trovare, abbiamo girato prima il finale del film, poi siamo stati fermi circa un anno e finalmente, abbiamo potuto completarlo. Ultima fermata ha già ricevuto premi significativi Oltre un anno fa, Claudia Cardinale, è stata insignita di un premio alla carriera a Parigi, dove era presente anche Mario Martone che, impegnato in uno spettacolo teatrale, volle vedere il film e poi mi disse che nonostante il budget ridotto, avevo fatto un bel lavoro. È stata una grande soddisfazione. Il 3 ottobre nell’ambito della 19 edizione del Terra di Siena International Film Festival, abbiamo vinto il primo premio per il lungometraggio, ricevendolo dalle mani dei fratelli Pupi e Antonio Avati.



Claudia Cardinale, impegnata in un tour tra Irpinia e resto della Campania per la promozione del film, sarà presente presso il Multisala Cinema nuovo di Lioni alle ore 18 e a Mirabella Eclano, presso il Multisala Carmen, allo spettacolo delle 20.

Floriana Mastandrea

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