Lunedì 18 marzo a Roma la consegna dei riconoscimenti a Giovanna Badalassi, Mariella Nocenzi e Patrizia Fiocchetti
La Cerimonia di assegnazione del Premio Mimosa si terrà lunedì 18 marzo a Roma (h 17:00 presso Spazio Europa, Via IV Novembre 149). Dopo i saluti istituzionali ad introdurre i lavori sarà l'UDI Monteverde, che ha ideato il Premio e che si è molto impegnata per questa seconda edizione, organizzando un evento significativo che sarà aperto dalla proiezione del cortometraggio di Tiziana Bartolini “Marisa Rodano. Una donna della Repubblica”.
A conferma della precedente impostazione, il Premio individua tre figure femminili che portano un contributo di particolare rilievo nei rispettivi campi di azione. Saranno consegnati riconoscimenti a Giovanna Badalassi, per la sezione ‘Lavoro’, a Mariella Nocenzi, per la sezione ‘Madre Terra’ e a Patrizia Fiocchetti per la sezione ‘Pace’.
In vista dell’incontro del 18 marzo abbiamo rivolto alcune domande a Carla Cantatore, responsabile dell’UDI Monteverde, e a Loredana Cornero, Presidente della Giuria del Premio Mimosa.
Carla Cantatore / Da quale idea o esigenza nasce il Premio Mimosa e quali obiettivi si pone?
L'idea mi è nata una decina di anni fa quando per caso mi giunse la notizia che era esistito un Premio Mimosa d'oro dell'UDI (allora Unione Donne Italiane) e mi domandai perché fosse stato abbandonato. Lo cercai sul web e fu emozionante vedere Anna Magnani ricevere questo riconoscimento dall'associazione di cui faccio parte. Lei era un emblema della donna italiana di allora e rimane ancora una figura femminile straordinaria. Certo, i tempi sono cambiati, oggi non ci possiamo permettere "mimose d'oro" ma la Mimosa rimane un forte simbolo per l'UDI, è nel nostro cuore e nella nostra storia. Per l'8 marzo del 2023 ci siamo rimboccate le maniche ed abbiamo voluto premiare donne, anche se meno famose, di grande spessore. NOIDONNE ci è stata madrina e sorella, come quest'anno. In un anno il Premio Mimosa è cresciuto, ha una giuria importante, e premia tre donne riconoscendo l'importanza e l'impatto positivo delle loro competenze per tutta la società con occhi attenti alle politiche di genere.
Quali sono, oltre al Premio, le vostre iniziative più significative?
La nostra politica quotidiana è vegliare sui diritti acquisiti e lottare per quelli da conquistare, è la cura del linguaggio corretto, il contrasto alla violenza e al femminicidio, agli stereotipi che li generano e che gravano soprattutto sul genere femminile, tanto che il nostro programma per le scuole si chiama "Stereotipa". Promuoviamo sempre e ovunque possibile le nostre sorelle, con affetto.
Loredana Cornero / Qual è stato lo spirito che ha animato la giuria e quali i criteri con cui sono state individuate le donne alle quali saranno attribuiti i premi?
Come spesso avviene tra donne, ma non è così scontato che sia, i lavori della giuria sono stati particolarmente intensi e piacevoli. Abbiamo cioè lavorato con impegno, ma senza mai perdere la leggerezza. Ci sono stati anche momenti vivaci, ma sempre risolti con grande affetto e partecipazione. A Anna Camaiti Hostert, Sveva Corrado e Valentina Muià il mio grazie. Scegliere i nominativi da premiare non è stato semplice. Tantissimi nomi sono stati vagliati. Abbiamo deciso di premiare chi, nonostante non sia nel mainstream, svolge un lavoro di grande impegno e spessore, e che in ognuno dei tre campi, abbia dato e continui a dare un contributo valido, originale e coraggioso dalla parte delle donne e che valorizzi il punto di vista femminile.
Anche alla luce del tuo lungo percorso professionale in RAI, durante il quale hai riservato costante attenzione alle competenze delle donne, qual è il significato e l'importanza di questa iniziativa?
Sono stata molto contenta e ringrazio l'UDI Monteverde per avermi dato l'opportunità di presiedere la giuria. C'è stato un tempo in cui anche in RAI vi era attenzione e impegno sui temi riguardanti le donne. Non è così al momento, ma non è detto che le cose non possano cambiare! Credo sia importante dare il giusto riconoscimento e la visibilità alle donne che si impegnano in temi importanti, quali il lavoro, la pace, l'ambiente, tre temi oggi così drammaticamente centrali.
A cura di Tiziana Bartolini
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