Domenica, 26/05/2013 - Il libro “Le italiane a Bologna - percorsi al femminile in 150 anni di storia unitaria”, curato da Fiorenza Tarozzi ed Eloisa Betti (Editrice Socialmente 2013), rappresenta la tappa conclusiva di un percorso promosso dall’UDI di Bologna, iniziato nell’autunno 2011 nell’ambito delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. In quell’occasione fu realizzato un ciclo di conferenze, i cui numerosi interventi sono oggi condensati in una trentina di saggi pubblicati in questo volume.
La narrazione ha lo scopo di far emergere il pensiero, lo spirito, le azioni, le scelte e le lotte delle donne che hanno caratterizzato il territorio bolognese, agendo in modi differenti e apportando all’intera comunità locale e nazionale il loro ideale di patria, comunità civile, libertà, giustizia, diritti, solidarietà e militanza politica. Tutti tasselli differenti che vanno a comporre una sorta di mosaico che si allarga fino a connotare profondamente la vita di tutte e tutti. Il volume scava e mette in luce ruoli, passaggi e biografie di tante madri e figlie: dalle mazziniane alle aristocratiche, dalle imprenditrici alle operaie, dalle ricercatrici e scienziate alle sindacaliste, fino alle sovversive e perseguitate. Sono ritratte donne dai nomi illustri e tante altre fino ad ora sconosciute. Una restituzione alla città, e all’intero paese, di storie che hanno messo radici e che hanno contribuito a creare mutamenti non solo della condizione femminile ma di tutta la collettività.
L’approccio scelto è di lungo periodo, al fine di evidenziare come il protagonismo femminile non faccia parte solo della storia contemporanea ma sia stato una costante del percorso unitario. Questo viaggio dentro il 150° mette in luce il contributo straordinario delle donne di Bologna sia nel periodo pre che post-unitario. Il percorso emancipatorio è declinato attraverso vari temi: dalla costruzione dell’identità nazionale, all’educazione e istruzione, che in questo territorio assume una dimensione rilevante: dal ruolo delle maestre per arginare l’analfabetismo diffuso in particolare fra le donne, alla salvaguardia dell’infanzia con la nascita delle prime colonie e asili. Altrettanto spazio è dedicato, all’incontro fra donne e politica. Le donne si fanno militanti e sovversive: anarchiche, antifasciste, dirigenti sindacali, resistenti civili nei Gruppi di Difesa della donna da cui nascerà nel 1945 UDI. Poi l’esigenza di declinare un passaggio fondamentale per le donne, ovvero il tema della salute affrontato in stretta connessione a maternità e sessualità, alla luce dello stravolgimento dei rapporti tradizionali fra uomo e donna che si verifica a partire dagli anni Settanta.
Infine, è affrontata la solidarietà al femminile che caratterizza sia la Bologna tardo-Ottocentesca che Novecentesca, creando un filo rosso che unisce il nord e il sud dell’Italia a partire dalla solidarietà portata ai bambini di Napoli delle donne bolognesi.
Le donne in questo volume emergono prepotentemente come soggetto della storia e come presenza imprescindibile per la costruzione dell’identità nazionale. Pagine che danno il senso di una grande spinta e un forte impegno che arriva dalle donne, che creano cambiamenti nei costumi e che costringeranno la politica a rincorrere. Un libro molto ricco che ci rende orgogliose e che restituisce visibilità alle donne di ieri che in questo territorio hanno lasciato un segno indelebile e che ci induce a riflessioni sull’oggi e sulla rinnovata volontà delle donne di esserci, perché una nazione è unita se donne e uomini concorrono insieme a farla crescere.
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