"Nei giorni 21, 22 e 23 ottobre, gli stessi in cui si svolse nel 1945 a Firenze il 1° Congresso, si tiene a Bologna, nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, il XV Congresso dell’Udi, preceduto il 15 ottobre, sempre a Bologna, da una Anteprima del Congresso dedicata ai temi del lavoro.
L’UDI, nata come Unione Donne Italiane, nel 2003 ha deciso di mantenere lo stesso acronimo e di rileggerlo come “Unione Donne in Italia” per “sottolineare sia la tradizione dell’Associazione sia l’attenzione verso le donne che, nate altrove, vivono in Italia” (Statuto Udi 2003).
Questo è perciò il primo Congresso in cui la nostra Associazione si presenta con la sua nuova denominazione.
noidell’udi noi con le donne sono le parole d’ordine di questo XV Congresso, noidell’udi, così tutto attaccato, è un’espressione che ha sempre fatto parte del nostro lessico, la ritroviamo nelle diverse fasi della nostra politica e nelle carte conservate nei nostri Archivi.
E pure è straordinario essere riuscite a dirla con naturalezza per così tanto tempo, nonostante il continuo ricambio di donne, o forse proprio grazie a questo, che ne ha rinnovato il senso. Da sempre è una nostra caratteristica ricercare un rapporto il più ampio possibile con le donne, non abbiamo mai smesso di chiederci con pazienza e con tenacia chi fossero le donne che volevano parlare con noi.
Con questo Congresso torniamo a chiederci da chi vogliamo farci vedere e da chi vogliamo farci riconoscere per costruire un noi con le donne che sia fecondo, in un momento generale particolarmente difficile sotto molti punti di vista.
Siamo convinte che occorra un cambiamento radicale nell’assetto sociale e nella cultura politica del nostro Paese, nel suo modello di sviluppo. Non si esce da questa crisi, economica e finanziaria, senza una nuova visione della politica, finalmente rispettosa degli esseri umani, degli animali e della natura. Occorre ormai costruire una inedita civiltà umana, continuando così il lavoro già avviato dalle tante donne che ci hanno preceduto in questi 150 anni di unità nazionale e questo non può che prefigurare una democrazia condivisa. Tra donne e uomini.
Tanto resta da fare e vogliamo farlo con tante altre - singole e associate, dentro e fuori le Istituzioni - perché le conquiste delle donne non siano di vantaggio solo per poche.
Questo ci muove alla ricerca di un noi più grande in cui ciascuna possa riconoscersi senza doversi cancellare. Non è un’impresa facile, anzi è una sfida piena di incognite, ma è la sfida del momento storico e politico che stiamo vivendo. Con queste convinzioni e con queste incertezze andiamo a Congresso. Allo stesso tempo, con grande convinzione ti invitiamo a partecipare al nostro Congresso perché ci sono sfide che non si affrontano da sole: noidell’udi noi con le donne"
Anteprima
XV Congresso nazionale UDI
LIBERE DI LAVORARE
Il lavoro delle donne: l’UDI rilegge la sua storia in prospettiva futura
"La grave situazione economico-sociale attuale impone alle donne di riflettere sulla loro condizione lavorativa e sul mondo del lavoro, iniziando a mettere in discussione i modelli dello sviluppo economico alla base della struttura sociale del nostro Paese. Il sistema attuale, deprimendo e depauperando le risorse, riduce le possibilità di conciliazione tra lavoro e tempi di vita, le possibilità di impiego per le donne e la qualità del loro lavoro. Quali prospettive e futuro per le donne in tale contesto? Sabato 15 ottobre presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, Sala dello Stabat Mater, ne hanno discusso donne dell’economia, dell’imprenditoria, del sindacato e della politica per affrontare la crisi attuale, risolverla in modo inedito e “al femminile e proporre progetti e possibili soluzioni".
Al termine della discussione è stata inaugurata la mostra Fotografica "Lasciatele lavorare" di Sara Colombazzi.
UDI E LAVORO
'un racconto storico' relazione di Eloisa Betti (Dottore di ricerca in Storia) e montaggio immagini Elisa Giovannetti
'lavoro oggi, ci vorrebbe un Planetario… ', Valentina Sonzini
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