Mobilitazione in vista dell'8 marzo, adesione a #metoo
Domenica, 04/03/2018 - Riceviamo e pubblichiamo
Il merito di queste donne sta nell'aver puntato gli occhi del mondo sulla banalità e pervasività delle molestie, ribaltando la prospettiva che giudica prima il comportamento della vittima che quello del carnefice. La chiave di lettura deve cambiare paradigma: a essere messe in dubbio devono essere le azioni di chi approfitta di una posizione di potere per soggiogare, pretendere o imporre parole e atti che nulla hanno a che vedere con la relazione di lavoro. Il movimento #metoo non chiede di essere protetto o difeso, chiede di smascherare l'imbroglio culturale per cui a un uomo certi comportamenti sarebbero permessi per via di qualità “intrinsecamente” maschili. Chiede di rompere con i silenzi complici che normalizzano la violenza e le danno cittadinanza.
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