Lunedi, 09/09/2013 - Ecco una sintesi dell'edizione di agosto di Mediterranea. In fondo è scaricabile la versione integrale
Iran / In memoria di Shahla Farjad
Un cancro ci ha portato via a 65 anni Shahla Ferjad, medico a Teheran: ha dedicato la vita a sostenere i più deboli, i rifugiati, le famiglie dei prigionieri politici, le donne emarginate. Ha puntato sull’estensione di programmi di istruzione per le ragazze delle periferie povere della capitale, analfabete e senza diritti.
E’ sempre stata sottoposta al pesante controllo e alla repressione delle gerarchie iraniane.
Le sue compagne hanno portato a spalla la sua bara, in segno di omaggio, di vicinanza e di ribellione (l’ennesima!) contro un regime
teocratico per il quale i riti religiosi della sepoltura sono prerogativa degli uomini.
Palestina-Israele /‘Ostetriche per la pace’ festeggia i suoi primi cinque anni di impegno
L’associazione Midwives for Peace (Ostetriche per la pace) è costituita da 24 ostetriche palestinesi e israeliane: hanno già al loro attivo
cinque anni di intenso lavoro nel settore che hanno scelto: assicurare buone condizioni sanitarie e assistenza al parto alle donne palestinesi che vivono sotto l’occupazione israeliana.
Devono fronteggiare la scarsità di forniture mediche, di servizi di assistenza adeguati, di presidi vicini alle abitazioni delle partorienti: la parte più critica riguarda i problemi che si presentano ai posti di blocco militari dove le donne sono spessissimo bloccate, anche per delle ore, senza assistenza adeguata e nella disperazione della famiglia. Sono anche particolarmente drammatiche le condizioni con cui affrontano il parto le palestinesi che vivono nei campi profughi e nelle zone desertiche. Con il miglioramento delle cure ostetriche d’emergenza si riducono le nascite non assistite ai posti di blocco, il che significa spesso salvare la vita della mamma e del bambino che nasce. L’Associazione promuove la formazione delle ostetriche, che diventano le accompagnatrici al momento del parto, lavorano a fianco dei medici negli ospedali in Palestina e in Israele operano a ridosso del muro di separazione per interventi umanitari d’emergenza.
Tunisia /Quale festa della donna?
In occasione del 13 agosto, le donne tunisine festeggiano da 57 anni la ricorrenza della promulgazione del Codice dello Statuto Personale, che aveva riconosciuto loro diritti inediti fino ad allora per donne arabe.Anche quest’anno a Tunisi le donne hanno festeggiato, anche se il clima di divisione e di grande incertezza per la democrazia e i diritti delle donne ha offuscato la giornata per molte di loro, in particolare delle migliaia che hanno partecipato alla manifestazione indetta dal fronte laico che si oppone al governo di Ennahda. Najua Makhluof, dirigente sindacale dell’UGTT, la centrale sindacale tunisina che è stata tra i promotori della manifestazione a Tunisi, ha dichiarato: ‘è una manifestazione storica tenendo conto della situazione difficile che attraversa il Paese, con gli assassini politici, il terrorismo e tutti i tentativi di spingere indietro i diritti delle donne’.
Italia / Festival Internazionale del cinema di Venezia. La regista saudita Haifaa Al Mansour torna a Venezia.
Lo scorso anno era stata la rivelazione del Festival tra gli esordienti, col film ‘Bicicletta Verde’ per la cui realizzazione aveva incontrato in patria mille difficoltà, superate in cinque anni di caparbio lavoro. Quest’anno la prima donna regista dell’Arabia Saudita presiede la Giuria Internazionale del Premio Opera Prima Luigi De Laurentis.
Francia / Parte il restauro della Venere di Samotracia
Al Louvre cominciano i lavori per il restauro della statua alata della Nike di Samotracia: si prevede che sarà completato a giugno 2014 e
consisterà sostanzialmente nella pulitura del marmo, scurito dal tempo, e dalla ricollocazione su una base più fedele rispetto alla sua
originale collocazione, la prua di una nave su cui la figlia di Zeus si sarebbe posata per annunciare una vittoria navale.
Il capolavoro viene attribuito al Pitocrito, che l’avrebbe scolpita a Rodi in epoca ellenistica, II secolo a.C.
Italia /Testimonianze sullo sbarco anglo-americano in Sicilia nel 1947
Nel luglio 1947, 27.000 soldati americani sono sbarcati sulle coste meridionali della Sicilia, era l’iniziativa degli alleati per sconfiggere il nazifascismo in Europa. Oggi la ricercatrice siciliana Carmela Zangara nel suo lbro ‘Inventari della memoria’ ci fornisce una lettura dell’evento costruita su testimonianze dei protagonisti e sui documenti dimenticati nei Comuni siciliani teatro dell’operazione: ci porta al di là della retorica e del facile nazionalismo: lo sbarco fu comunque un’operazione di guerra, che costò la vita a centinaia di civili (‘deceduti per fatti bellici’) e a centinaia di giovani soldati americani.
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