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UDI / Aborto e pillola del giorno dopo alla Camera dei Deputati

UDI / Aborto e pillola del giorno dopo alla Camera dei Deputati

L'UDI chiede un'informazione corretta sulla pillola del giorno dopo

Domenica, 15/09/2013 - ABORTO E PILLOLA DEL GIORNO DOPO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI



BASTA CON QUESTE CONFUSIONI. VOGLIAMO UN'INFORMAZIONE CORRETTA



L'UDI-Unione Donne in Italia richiama l'attenzione sulla costante disinformazione a cui è sottoposta, anche sulla stampa, la questione dell'applicazione della legge 194, dei medici obiettori/trici rispetto alla legge stessa e della pillola del giorno dopo.



Leggiamo su la Repubblica (mercoledì 11 settembre, pag.13) un articolo di Concetto Vecchio dal titolo "Aborto, alla Camera flop della 194 i medici obiettori negano la pillola", dove si riferisce di una parlamentare che si è vista negare dai medici obiettori dell'ambulatorio della Camera dei deputati la somministrazione della pillola del giorno dopo. L'articolo parla di prescrizione negata per la capsula abortiva, rinnovando l'ormai insopportabile confusione fra la pillola "abortiva" (RU486 somministrabile solo in strutture sanitarie e dietro controllo medico) e la pillola del giorno dopo, che necessita sì di prescrizione medica, ma che è pillola contraccettiva secondo la definizione di tutti gli organismi di sanità.



Sappiamo bene che medici e persino farmacisti, pur non potendolo fare, fanno obiezione anche sulla pillola del giorno dopo, sappiamo perfettamente e stiamo da sempre lottando su questa vergogna, che l'obiezione di coscienza alla legge 194, questa volta sì legata all'interruzione di gravidanza, dilaga in ospedali pubblici e strutture convenzionate per motivi di carriera e opportunismo, ed è protetta con vera omertà anche da chi dovrebbe fare applicare la legge 194, gravemente minata dall'obiezione facile di cui anche l'articolo in questione parla.



Bene quindi articoli che mettano il dito sulla piaga, ma l'informazione deve essere precisa, perché noi sappiamo anche, senza entrare nel merito dell'ovvia buona fede di giornalisti /e talvolta frettolosi/e, che queste confusioni sono invece volute, deliberate da parte di chi vuole far credere che incoscienti donne si presentino alle farmacie chiedendo una pillola per abortire come se chiedessero un'aspirina.



VOGLIAMO UN'INFORMAZIONE CHE FACCIA CAPIRE BENE QUALI E QUANTI ABUSI E PREPOTENZE LE DONNE SUBISCONO IN QUESTO PAESE ANCHE QUANDO NON VENGONO AMMAZZATE PER FEMMINICIDIO



per il Gruppo nazionale dell'UDI CorpoLavoro, Laura Piretti

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