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Tutti i premi di “Alice nella Città”: Miglior Film “Petite Maman” di Céline Sciamma

Tutti i premi di “Alice nella Città”: Miglior Film “Petite Maman” di Céline Sciamma

Premiati molti bei film al femminile presentati al Festival: Premio Camera d’Oro Alice-My Movies Miglior Opera Prima a “Softie” di Samuel Theis, Menzione speciale ad “Olga”di Elie Grappe

Martedi, 26/10/2021 - Si conclude anche per quest’anno la Festa del Cinema di Roma e, con essa, “Alice nella Città” la sezione autonoma e parallela dedicata ai giovani ed alle nuove tendenze: in un anno caratterizzato dal ritorno in sala del pubblico, “Alice nella Città” ha totalizzato 23.000 presenze, 15.000 biglietti emessi e 6.000 accreditati, ricevendo, proprio in occasione di questa XIX edizione, la Medaglia del Presidente della Repubblica, un'onorificenza che ha inteso premiare l’impegno e l’attività educativa svolte con i ragazzi e con le scuole da “Alice nella Città”, coinvolta fin dal suo nascere nella valorizzazione dei giovani talenti emergenti e del cinema che parla a ragazze/i di temi di ragazze/i.

La giovane giuria, composta da 30 giovanissimi provenienti da tutta Italia, ha scelto di attribuire il principale riconoscimento della manifestazione, il Premio al Miglior Film “Alice nella Città” 2021, a “Petite Maman”, film della regista francese Céline Sciamma (anche nota per il suo film precedente, “Ritratto della giovane in fiamme”, Prix du Scénario al Festival di Cannes 2019), presentato in anteprima mondiale al 71° Festival Internazionale del Cinema di Berlino prima di approdare a Roma. Il film, considerato “delicato, elegante, profondo e poetico” ha catturato i giurati perché dotato di “capacità di coinvolgere emotivamente e di trasportare lo spettatore, all'interno di un viaggio immersivo e nostalgico, in un mondo che fa della purezza e della semplicità i suoi punti di forza”.

La storia è in apparenza semplice ma profonda: Nelly ha otto anni e dopo la morte della nonna aiuta i genitori a svuotare la casa di infanzia della madre. Mentre esplora la casa e il bosco che la circonda, dove sua madre Marion giocava da bambina e dove aveva costruito la casetta di legno di cui Nelly aveva sentito tanto parlare, la madre va via all’improvviso e Nelly incontra nel bosco una bambina della sua età che si chiama proprio Marion e sta costruendo una casetta di legno. Nel cast: Joséphine Sanz, Gabrielle Sanz, Nina Meurisse, Stéphane Varupenne, Margot Abascal.

"Voglio ringraziare la giuria del festival - dichiara Céline Sciamma - per aver realizzato il sogno del film: una sala cinematografica piena di ragazze e ragazzi. A loro voglio dire grazie. Grazie per l'emozione, per la sensibilità, per la curiosità. Come dicono le parole della canzone del film: ‘il mio cuore è nei vostri cuori, i vostri cuori sono nel mio cuore’".

Altro premio meritatissimo quello per la Miglior Regia, attribuito a Kenneth Branagh per il suo “Belfast”, film autobiografico, intimo e socio-politico allo stesso tempo. Il premio è stato attributo all’unisono da tutte le giurie di Alice nella Città “per essere riuscito, attraverso lo sguardo di un bambino, a raccontare una storia che mette i sentimenti più profondi al servizio di una tecnica esemplare”.

Per il regista britannico si tratta del secondo riconoscimento per il suo bellissimo film, dopo il Premio del Pubblico conquistato al Festival di Toronto. “Sono così emozionato per questo Premio - ha detto Branagh nel videomessaggio inviato ad Alice nella Città da Savannah, in Georgia, dove si trovava durante la Festa di Roma - ho dei ricordi bellissimi di Roma e dell’Italia. Voglio anche ringraziare il pubblico per essere tornato a vedere i film sul grande schermo. Ho ricevuto tantissimi messaggi di persone che hanno visto il film a Roma e sentire che gli spettatori italiani erano entusiasti di questo film è stato davvero commovente per me. Sono davvero felice di ricevere questo premio” ed ha chiuso ringraziando i ragazzi in italiano: “Grazie, grazie, grazie mille. Arrivederci Roma”.

Fra gli altri premi assegnati ad opere significative da segnalare il Premio Camera d’Oro Alice-My Movies per la migliore opera prima a “Softie” di Samuel Theis, che racconta la storia di un ragazzino e della turbolenta vita amorosa della madre single, e la Menzione Speciale al film “Olga” di Elie Grappe, storia di una na ginnasta di 15 anni divisa tra la Svizzera, dove si allena per il Campionato Europeo in preparazione delle Olimpiadi, e l'Ucraina, dove sua madre è giornalista e scrive su Euromaidan.

TUTTI I PREMI DI ALICE NELLA CITTÀ

PREMIO MIGLIOR FILM ALICE NELLA CITTÀ 2021
PETITE MAMAN di Céline Sciamma
Motivazione: Delicato, elegante, profondo, poetico. Premiamo un film che emerge tra tutti per identità registica, ponendosi al pubblico come un regalo, nascondendo all'interno di una cornice minimalista, una potenza in grado di coinvolgere emotivamente e di trasportare lo spettatore, all'interno di un viaggio immersivo e nostalgico, in un mondo che fa della purezza e la semplicità i suoi punti di forza.


PREMIO MIGLIOR REGIA ALICE NELLA CITTA’ 2021
KENNETH BRANAGH per “Belfast”
Motivazione: Per essere riuscito attraverso lo sguardo di un bambino a raccontare una storia che mette i sentimenti più profondi al servizio di una tecnica esemplare.

PREMIO CAMERA D’ORO ALICE - MY MOVIES PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA.
SOFTIE di Samuel Theis
Motivazione: per incantarci, sorprenderci e commuoverci attraverso un linguaggio cinematografico poetico che è allo stesso tempo genuino e rigoroso, esplorando lo stato d’animo emotivo e psicologico di un bambino di 10 anni con i suoi sentimenti e desideri. Attraverso un’indimenticabile performance di Aliocha Reninert, il regista Samuel Theis ha creato un’esperienza altamente originale, avvincente, stratificata e penetrante che ci invita ad affrontare la nostra stessa umanità con mistero, grazia, complessità e lirismo.

MENZIONE SPECIALE a “OLGA” di Elie Grappe
Motivazione: Per aver saputo conciliare in modo sorprendente la rappresentazione cinematografica di un’aspirazione sportiva individuale con la tragicità degli eventi accaduti in Ucraina, senza mai virare nella lettura documentaristica. Lo stile naturalistico utilizzato nello sviluppo della storia, il racconto dei corpi in perenne movimento delle ginnaste e l’interpretazione intensa e essenziale della protagonista, contribuiscono a rendere l’uso delle immagini di repertorio ancora più scioccante e funzionale alla storia. Il risultato è un film estremamente originale e commovente.

PREMIO RB CASTING
MADALINANMARIA JEKAL per FILM
Motivazione: "Perché non potevamo non farlo, la purezza e la semplicità della sua interpretazione, la sua leggerezza e grazia nell’interpretare un personaggio così difficile e articolato ci rende difficile dimenticarla. un Talento unico e assoluto. Speriamo di vederla presto in altri film.”

PREMIO DO-CINE RISING STAR AWARD
SOPHIE BREYER (The Hive)
Motivazione: Per la sottile intensità che mostra nel suo ruolo di figlia di una madre con disturbo bipolare in The hive di Christophe Hermans. La giuria è rimasta colpita dalla modulazione e dalla maturità della sua interpretazione in un film che ritrae con forza come i giovani reagiscono all’autodistruzione.

Menzione speciale a ALIOCHA REINERT (Softie)
Motivazione: Per la gamma emotiva che mostra sullo schermo in una performance tour-de-force che esprime nel film Softie di Samuel Theis.

PREMIO RAFFAELLA FIORETTA PER IL CINEMA ITALIANO
LA TANA di Beatrice Baldacci
Motivazione: Abbiamo voluto premiare la capacità narrativa della regista che mette in scena una storia delicata e sospesa riuscendo a trovare la giusta misura tra sentimentalismo ed emozione anche grazie a una direzione degli attori equilibrata e attenta alle sfumature. Apprezzato anche l’uso del corpo come strumento di comunicazione adolescenziale.

PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
BIG di Daniele Pini
Motivazione: Per la scelta originale di una cifra narrativa che affronta con accattivante humor nero un racconto intimo e intenso, per la cura della fotografia e la direzione degli interpreti.

MENZIONE SPECIALE a L’AVVERSARIO di Federico Russotto
Motivazione: Per il lavoro degli autori che risponde all’urgenza di raccontare i giovani, accomunando lo sport ad una fase della vita, per la capacità di coinvolgere creativamente gli attori protagonisti nella narrazione stessa, la menzione speciale.

PREMIO MIGLIOR REGIA CORTOMETRAGGI
JELENA VUJOVIC per WE WILL BE THE GREATEST
Motivazione: Per il suo forte linguaggio visivo, caratterizzato da uno stile genuino che coinvolge a pieno lo spettatore nella drammaticità degli eventi, per la capacità di saper dirigere gli interpreti nel racconto di una storia aspra e delicata.

PREMIO RAI CINEMA CHANNEL
BIG di Daniele Pini
Motivazione: Una storia struggente di sofferenza e rinascita, raccontata da una sapiente mano registica capace di mantenere sempre un ottimo equilibrio tra gli elementi scenici, tutti di grande forza e in grado di generare nello spettatore un intenso impatto emotivo.

PREMIO LOTUS PRODUCTION
LA FLÛTE ENCHANTÉE di Geordy Couturiau
Motivazione: Per l'originalità della narrazione, una storia che sorprende e diverte. Una fiaba moderna che strizza l'occhio alla commedia all'italiana. Diretta con grande sicurezza.

PREMIO PREMIERE
LE BUONE MANIERE di Valerio Vestoso
Motivazione: Per la capacità di raccontare un'intera esistenza nel tempo di un cortometraggio, descrivendo con amara ironia una vicenda umana che diventa la rappresentazione di un territorio martoriato dalla criminalità organizzata.

PREMIO PIETRO COCCIA
CHIARA PIERCAMILLI
Motivazione: Per aver dimostrato buone capacità tecniche e interpretative, affrontando l’avventura di Alice nella città con passione e dedizione.

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