Tutti i Premi del 5° Matera Film Festival, celebrando la Balena Giuliana
Sguardo sulle cinematografie emergenti e sulle produzioni indipendenti, oltre alle opere prime e seconde. Vincitori: A Pedra Sonha dar Flor di Rodrigo Areias; Twin Fences di Yana Osman; Balam di Maria Josè Loredo
Mercoledi, 13/11/2024 - Nella magnifica cornice naturale della ‘Città dei Sassi’, si è svolta la quinta edizione del Matera Film Festival (dal 3 al 10 novembre), che ha avuto anche quest’anno l’obiettivo di consolidare un Festival che si muove nella direzione dell’innovazione, dei nuovi linguaggi, della transmedialità.
Tanti i premi assegnati dalle tre giurie, in un’edizione ricca di contenuti e ospiti, fra i quali personalità del cinema come Atom Egoyan, Peter Greenaway, Saskia Boddeke, Teresa Saponangelo, Giulia Bevilacqua, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Francesco Costabile, Francesco Gheghi, Edoardo De Angelis, Massimiliano Gallo, Diego De Silva, Ciro De Caro, Rosa Palasciano, Patrizio Rispo, Samuele Cavallo, Luigi Miele, Daniela Ioia, Gina Amarante, Luca Ward, Artem Tkachuk, Giovanna Sannino, Elia Nuzzolo, Antonella Stefanucci, Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana, Luca Di Sessa e Marcos Piacentini.
Per l’edizione 2024 sono pervenute sulla piattaforma del Festival circa 500 iscrizioni suddivise nelle tre sezioni concorsuali, per un totale di 26 opere selezionate (15 cortometraggi, 5 lungometraggi e 6 documentari) che sono state valutate dalla giuria tecnica e dalla giuria del pubblico. I titoli provengono da ogni parte del mondo hanno fatto dell'internazionalità una cifra stilistica e preponderante della selezione.
ll simbolo del festival è la balena 'Giuliana', il più grande cetaceo del Pleistocene mai scoperto, rinvenuto nel 2006 sulle sponde del Lago di San Giuliano, da cui prende il nome. Il manifesto del Matera Film Festival 2024, realizzato dal direttore creativo e visual artist Silvio Giordano, è dedicato infatti allo splendore delle ossa dorate della nostra Balena Giuliana, a voler celebrare un lustro di vita. Questo antico scheletro del Pleistocene, simbolo di inesauribile fantasia, ispira il Festival nella missione di scoprire e presentare nuovi film e opere audiovisive, che risplendano come pepite d’oro.
Un’attenzione particolare è stata riservata alle cinematografie emergenti e alle produzioni indipendenti, nonché a opere prime e seconde. Tra i Paesi presenti: Georgia, Iran, Svizzera, Russia, Spagna, Libano, Repubblica Ceca, solo per citarne alcuni.
Tra i temi trattati dalle opere in concorso, sono emersi tra gli altri: l’equilibrio tra realismo e magia (La doppia vita di Kore), i limiti della percezione umana (Dentro la luce e Studies for a Close Up), la mobilitazione dell’uomo finalizzato allo sviluppo del lavoro e del territorio (Uomini in marcia), i diritti umani e la libertà di pensiero (Sebastiàn Moro - the walker), l’inseguimento della gloria (The performer), il confronto dell’uomo con i propri demoni interiori (Alien food).
Nella serata di premiazione sono stati assegnati, per ciascuna sezione concorsuale, i premi per il Miglior Film e per la Miglior Interpretazione. La direzione artistica ha attribuito inoltre le menzioni speciali, mentre il Comune di Matera ha assegnato il premio “Città di Matera”.
A seguire i vincitori di questa quinta edizione:
La giuria Lungometraggi composta da Andrea Bellavita, Benedetta Caponi e, Presidente di Giuria, Atom Egoyan ha attribuito i seguenti premi:
MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO: A Pedra Sonha dar Flor di Rodrigo Areias (Portogallo)
Con la seguente motivazione: “La giuria è rimasta colpita da tutti e cinque i film in concorso, e qualsiasi dei quattro film che non hanno vinto avrebbe potuto meritare una Menzione d’Onore. ALIEN FOOD, un bellissimo studio del personaggio di una persona che affronta la follia di un mondo sovraccarico di immagini. JUNKS AND DOLLS, una storia fiabesca della complessa relazione tra natura, rifiuti e un matrimonio molto particolare. THE HANGING TREE, un esame emozionante e ben fatto del genocidio e del trauma intergenerazionale. BOSNIAN POT, una raccolta di personaggi ricchi in una storia commovente di migrazione e identità artistica. La giuria è stata unanime nell’assegnare il Gran Premio a A PEDRA SONHA DAR FLOR, un adattamento riccamente realizzato che combina un universo letterario e cinematografico, creando un proprio mondo. Questo film splendidamente diretto crea un’alchimia inquietante da un adattamento complesso e sfaccettato con forti interpretazioni e un design visivo imponente”.
La giuria Documentari composta da Maurizio Di Rienzo, Andrea Di Consoli e, Presidente di Giuria, Arsinée Khanjian ha premiato come:
MIGLIOR DOCUMENTARIO: Twin Fences di Yana Osman (Russia)
Con la seguente motivazione: “Una storia sorprendente e affascinante di e su una giovane e brillante donna afgana la cui vita diventa allo stesso tempo russa e ucraina (la guerra attuale rimane sullo sfondo ma il suo peso si fa sentire nel cuore dell'autore). Il documentario si concentra sul senso storico e ideologico dell'architettura, non solo moscovita, del secolo scorso. I muri che proteggono e/o valorizzano monumenti, palazzi, giardini e spazi sono recinzioni divisorie che richiamano i tanti “muri” che continuano a dividere territori, popoli e individui nel mondo. Quindi rappresentano più un ostacolo che una protezione. La regista incontra la sua famiglia e gli altri interlocutori e, grazie a un montaggio originale, al tono della sua voce e alla sua figura fiera e sofferente, esprime il dubbio che, in fondo, il mondo sia tutto un grande recinto”.
La giuria Cortometraggi composta da Antonio Andrisani, Gabriella Genisi e, Presidente di Giuria, Donatella Finocchiaro ha premiato come:
MIGLIOR CORTO: Balam di Maria Josè Loredo (Messico)
Con la seguente motivazione: “Una bambina che diventa eroina, che salva le donne dal femminicidio con le mani di fuoco e tirando un goal. Una bambina che, forse, cambierà la realtà, nel suo mondo magico o davvero non importa, è un grido di speranza per le nuove generazioni. La giuria ha amato lo stile delle immagini, la cura della regia e il talento della ninã che interpreta la protagonista”.
Altri premi assegnati dal Matera Film Festival 2024:
Premio d'Onore ad Atom Egoyan
Menzione speciale Matera Film Festival ad Alvise Arigo per The Room Next Door
Premio miglior attore protagonista per Elia Nuzzolo per la serie Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883
Premio serialità televisiva a Mare Fuori
Premio miglior Casting Director a Marita D'Elia
Premio per la miglior regia a Ciro De Caro per Taxi Monamour
Premio alla miglior interpretazione femminile a Rosa Palasciano per Taxi Monamour
La quinta edizione del Matera Film Festival è stata realizzata sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, con il patrocinio di Comune di Matera, Provincia di Matera, Regione Basilicata, Comune di Ferrandina, APT Basilicata, Ministero della Cultura, Ambasciata Canadese ed è organizzata dalle associazioni culturali Making Of e Plongée, promossa dalle stesse e Camera con Vista.
Movie Partner Lucana Film Commission, Green partner Arpa Basilicata. Main partner sono Bcc Basilicata, Hotel Sant’Angelo e Chiarito Auto. In collaborazione con Rai Fiction. Special Partner Lucca Comics&Games. Partner istituzionali Accademia di Belle Arti di Napoli. Media Partner Trm Network, Sassi Live.it, Longtake. Rai Radio 3 Classica, Rai Basilicata, Rai Cultura, Rai Fiction, Rai Radio Kids, TGR. Technical Partner Cartocci, Blu Video Casting, Be Sound, Be Spoke Lab, Ego Italiano, Dichio Garden. International Partner Reelworld Film Festival, Presence Autochtone International First People.
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