Immigrate e integrate - Un vademecum e una campagna contro i diritti negati alle donne e le mutilazioni genitali femminili
Ribet Elena Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2007
Matrimoni forzati, delle mutilazioni genitali, dello sfruttamento e della prostituzione forzata, soprattutto delle minori, sono alcuni dei temi affrontati in occasione della presentazione della campagna "Mai più diritti negati alle donne immigrate, per la legalità e l'integrazione", presentata a Roma da Roberta Angelilli, relatrice della strategia europea sui diritti dei minori. Erano presenti, tra gli altri, Souad Sbai, presidente di Acmid-Donna (Associazione comunità marocchina delle donne in Italia), Luisa Morgantin - vicepresidente del Parlamento europeo - e la segretaria generale della Ugl, Renata Polverini.
Un vademecum tradotto in varie lingue aiuterà le donne immigrate a capire che in Italia e in Europa ci sono leggi che permettono loro di "dire no" e di non sottomettersi alle pratiche che nulla hanno a che vedere con le tradizioni o le religioni. Nella stessa occasione è stato distribuito un dossier sulla situazione europea e italiana che raccoglie dati forniti da AIDOS, Nazioni Unite, Dipartimento per le Pari Opportunità, ISTAT, Osce, Unicef, Save the Children. Nel sottolineare come le leggi italiane contro la riduzione e il mantenimento in schiavitù, contro la tratta di persone e contro lo sfruttamento della prostituzione siano all’avanguardia, l'on Angelilli ha osservato che tali strumenti normativi, innovativi nello scenario europeo, mancano spesso di una concreta attuazione pratica a causa della insufficienza e dell’inadeguatezza delle attività di prevenzione e monitoraggio sul territorio.
Mutilazioni genitali femminili (MGF)
Ogni giorno più di 6.000 bambine sottoposte a MGF. 140 milioni le ragazze già mutilate tra i 4 e i 14 anni di età. L’Italia è il Paese in Europa con il più alto numero di donne infibulate. Oltre 65mila provengono da territori dove vengono praticate le MGF (Somalia, Nigeria, Ghana, Etiopia, Egitto, Costa d’Avorio, Yemen). In Italia ogni anno 6mila bambine tra i 4 e i 12 anni rischiano di essere sottoposte a questa pratica illegale. Nel Lazio sono 17mila le donne provenienti da paesi nei quali è diffusa questa pratica e a più di 10mila tra loro è stata già praticata l’infibulazione.
Matrimoni forzati
Nel mondo oltre 51 milioni di donne sotto i 18 anni sono state costrette a sposarsi. Ogni anno nascono 15 milioni di bambini da ragazze giovanissime. Bambine con meno di 15 anni rischiano 5 volte di più rispetto a una donna di 20 di morire durante gravidanza e parto.
Il 48% delle donne dell’Asia meridionale tra 15 e 24 anni si sono sposate prima dei 18 anni, percentuale che per l’Africa è del 42% e per l’America latina del 29%;
In Afghanistan e in Rajastan più della metà delle ragazze si sposano prima di aver compiuto i 15 anni per arrivare a circa il 70% in Congo e Niger.
Il matrimonio forzato, spesso precoce, ha profonde conseguenze sulla crescita personale, fisica, intellettuale, psicologica ed emozionale delle donne.
Riduzione in schiavitù
Tratta, prostituzione, lavoro per pagare debiti, schiavitù domestica, lavoro nelle miniere e nei campi, bambini soldato, matrimoni imposti: queste sono nuove forme di schiavitù infantile.
Sono milioni i bambini dati in prestito o venduti dai loro “proprietari” e che vivono in condizioni di umiliazione e abuso. Nel mondo sono 171 milioni i bambini impiegati in lavori ad alto rischio fino a 15 ore al giorno e 2 milioni subiscono abusi a causa di prostituzione, pornografia infantile e turismo sessuale. 1.200.000 bambini e adolescenti ogni anno sono vittime di tratta verso paesi di Europa Occidentale, America e Carabi. In Europa ogni anno vengono trafficati 500mila esseri umani: l’80% sono donne e ragazze, circa il 50% minori, tra cui anche neonati venduti per adozioni illegali. In Italia sono circa 50mila le persone trafficate; il prezzo al “mercato delle schiave” delle donne si aggira sui 2.000 euro. Il 64,79% delle ragazze ridotte in schiavitù e prostituite è tra i 12 e i 21 anni. L’accattonaggio coinvolge in Italia circa 50mila bambini tra i 2 ed i 12 anni.
Lascia un Commento