Una iniziativa di protesta civile: 24-48-72 ore di astensione da tutto. Risultato atteso: le dimissioni di questa sciagurata classe politica che non ci rappresenta.
Venerdi, 01/04/2011 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Stiamo organizzando una iniziativa di protesta civile.
Intendiamo adottare 24-48-72 ore di astensione da tutto: lavoro (anche in nero!), scuola, supermercati, ristoranti.
Questo perche' ci siamo accorti che le manifestazioni di piazza si moltiplicano ma il solo risultato che si ottiene sono le aspre critiche contro chi dissente civilmente.
Per questo ci siamo chiesti se fosse realizzabile adottare una forma
nuova e civile di protesta, una protesta silenziosa ma forte che
faccia sentire quanto sia urgente fermare la deriva a cui assistiamo
quotidianamente e soprattutto che ottenga un risultato: le dimissioni
di questa sciagurata classe politica che non ci rappresenta.
Abbiamo bisogno di un Paese governato da persone per bene che si
occupino del bene comune. Per questo proponiamo uno stop da tutto per
bloccare il Paese 24-48, oppure 72 ore.
Vi chiediamo quindi di inoltrarci idee, proposte, adesioni se ritenete
che l'iniziativa sia realizzabile.
Tutti a casa noi, per mandare a casa chi non sa governarci.
Ecco il "manifesto" di questa iniziativa: rispondeteci, fateci sapere cosa ne pensate
Se il mare.
Cara Susanna Camusso e cari tutti,
lo Sciopero Generale il 6 maggio, di venerdì e solo per quattro ore?
A chi e soprattutto per quanto ancora, vogliamo continuare a fare il
solletico?
Le donne e gli uomini che stanno comodamente seduti al governo non
hanno nessuna intenzione di mollare l'osso da spolpare.
Questi "rappresentanti del popolo" si sono abbondantemente
delegittimati da soli, mancando del minimo senso del pudore, del
minimo senso d'orgoglio e figuriamo se parliamo di senso dello Stato.
Quante manifestazioni, grandi e piccole, scioperi e proteste dobbiamo
ancora fare?
Donne, operai, ricercatori, professori e studenti, casalinghe,
pensionati, liberi professionisti e commercianti: tutti, hanno gridato
la loro indignazione senza per questo spostare di una virgola il
programma di governo.
Un dissanguamento e uno stillicidio di energie.
Sdegno e collera hanno trovato un muro di gomma o, in alcuni casi,
bieco sarcasmo: a fronte di un milione di donne in piazza, per
esempio, è stato replicato che le altre, tutte le altre donne, erano
rimaste a casa.
Bene. Forse è arrivato il momento di pensare un nuovo modo di lotta e
agire una nuova forma di dissenso.
Inedita e surreale se volete, ma:
se il mare si ritira le navi non galleggiano;
se i buoi scappano dalle stalle non c'è più carne d'arrostire né
mucche da mungere;
se il popolo non c'è, i regnanti non governano;
infine, se milioni di persone (dopo aver fatto una previdente e
sostanziosa spesa alimentare), in rivoluzionario silenzio, si ritirano
e rimangono a casa bloccando l'Italia fino a quando questi signori non
se ne andranno, per 24, 48, 72 ore, fino a quando sarà necessario.
beh, in questo caso, con lo spauracchio di perdite economiche immense,
è anche possibile che siano gli stessi industriali, gli stessi
banchieri, e persino il Papa, a pregarli di andarsene. E se ne andranno!
Perché un paese non può rimanere fermo, congelato. Immaginate l'Italia
con le strade semi deserte, con le fabbriche che operano a singhiozzo,
con la televisione che manda film degli anni '50 in bianco e nero e
cartoni animati, le scuole vuote, gli autobus fermi, ecc.
Questa immensa struttura economica si tiene a galla sulle nostre
spalle, ma se noi facciamo un passo indietro.?
Inoltre, cosa non secondaria, rimanendo tranquillamente a casa si
eviterebbero eventuali scontri con polizia e facinorosi.
Li manderemo a casa, semplicemente, ritirandoci. Come fece il popolo
russo quando fu invaso dai francesi prima e dai tedeschi, dopo.
Per organizzare questo "ritiro delle acque" abbiamo bisogno di tutte e tutti.
A Susanna Camusso diciamo: ".non avere paura, siamo in tanti, troppi.".
A Cristina Comencini e alla rete "Se Non Ora Quando" diciamo: "le
donne che non vogliono questi uomini (e queste donne) sono milioni.".
A Rosi Bindi e a tutta la sinistra diciamo: "Avanti.".
A tutte le donne e gli uomini di buona volontà diciamo: " Facciamo un
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