Progetto ERA - Proposte e sostegni per metter insieme tempi di vita e lavoro ideate e promosse da Conform, società leader nei servizi per l’impiego
Donatella Orioli e Rossella Renzi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2007
E’ possibile per un’azienda privata, che opera su diverse sedi e con servizi aperti al pubblico, applicare misure che facilitano la flessibilità dell’orario e altre forme di conciliazione tra lavoro e famiglia? Questa è la sfida che Conform, con uno sguardo alla Legge 53 del 2000 (art.9, lettera a), si propone, e che trova risposta nel Progetto a sostegno della conciliazione, chiamato ERA. Il nome si collega alla divinità greca protettrice delle relazioni coniugali, dal momento che l’iniziativa si rivolge proprio alla famiglia: a madri e padri di figli minori, e a persone che hanno necessità di assistere familiari con grave infermità. Conform è una Società di Comunicazione che offre servizi specialistici e contenuti sui temi relativi al mondo del lavoro; l’80% dei dipendenti nell’Area Nord è composto da donne, che hanno in media 32 anni…immaginate quante neo-mamme siano attive in una simile realtà! Giovani lavoratrici che insieme alla scelta di diventare madri, hanno espresso l’esigenza di continuare a portare il proprio contributo in azienda: con ERA hanno trovato un valido sostegno per affrontare i problemi della quotidianità, senza rinunciare al lavoro.
L’obiettivo del Progetto è infatti quello di agevolare l’armonia tra i tempi di vita e di lavoro, attraverso alcune azioni di flessibilità che comportano modifiche, anche radicali, della normale organizzazione interna. Le azioni previste - part-time, flessibilità in entrata, banca-ore e telelavoro - sono note e delineate dalla normativa vigente, ma Conform le ha adattate al contesto aziendale per renderle reali opportunità per chi ne beneficia. Osservandole da vicino si scopre che, con ERA, il part-time diventa reversibile: è possibile richiedere una riduzione dell’orario di lavoro da full-time a part-time, ma per un periodo limitato al bisogno di essere più presenti a casa. Una volta finita l’esigenza di part-time, l’orario viene trasformato in full-time, permettendo alla persona di riprendere la propria posizione, senza che le necessità familiari possano pregiudicare la carriera lavorativa. Le testimonianze delle mamme coinvolte sottolineano l’efficacia di altre due azioni del Progetto: la flessibilità e la banca ore. Scopriamone le ragioni. Grazie alla flessibilità in entrata aumenta la fascia temporale in cui è possibile prendere servizio, che passa da una a due ore, con la facoltà, ad esempio, di entrare al lavoro dalle 8.30 alle 10.30. Allo stesso tempo aumenta l’elasticità della pausa pranzo, che può avere una durata minima di mezz’ora, fino ad arrivare ad una durata massima di due ore. Ciò rende più agevole la gestione di molte e frequenti incombenze quotidiane delle mamme. La banca ore, invece, combinata con l’orario multi-periodale, permette di organizzare il proprio orario di lavoro su base trimestrale anziché giornaliera, raccordando in tal modo le esigenze personali con quelle professionali. Chi ne usufruisce ha la libertà di pianificare le giornate lavorative di settimana in settimana, rispettando la media del suo orario, che viene calcolata alla fine del trimestre di riferimento. Per questo deve rapportarsi costantemente col proprio responsabile e coi colleghi, in modo da consentire una migliore distribuzione dei carichi di lavoro.
Un’altra forma di flessibilità prevista da ERA è il telelavoro, che permette di svolgere la propria attività lontano dall’ufficio o dall’azienda (ad esempio da casa, o da un ufficio satellite), attraverso gli strumenti dell’informazione e della comunicazione. Analizzando le misure descritte, emerge che il Progetto ha la peculiarità di rispondere non solo a bisogni di elasticità nell’orario di tutti i giorni ma anche a esigenze di modifica dell’orario per periodi più lunghi. E’ bene sottolineare inoltre, che gli effetti positivi di ERA non riguardano solo i lavoratori: dal punto di vista di Conform, l’iniziativa ha evitato il diffuso fenomeno di dimissioni per eventi familiari, preservando la professionalità acquisita dai dipendenti, che l’Azienda riconosce come valore aggiunto indiscutibile. Le mamme che lavorano in Conform, stanno vivendo con entusiasmo i benefici del Progetto ERA, convinte che l’opportunità che viene loro offerta sia un vantaggio non solo per se stesse, ma anche per i familiari, per gli utenti dei servizi e per i colleghi, che ne percepiscono la serenità.
E’ necessario sottolineare ancora una volta che il poter distribuire le proprie energie in modo più armonico, tra lavoro e famiglia, è fonte di soddisfazione e di un migliore rendimento in tutti gli aspetti della vita.
*Articolo di Donatella Orioli in collaborazione con Rossella Renzi (Conform)
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