Tutte a casa

Alcune suscitano melanconia e altre rabbia ma, nel loro insieme, le storie - non importa se vere o verosimili - che si susseguono veloci nel libro di Francesco Provinciali sono struggenti. Le diciotto vicende umane tratteggiate hanno in comune la prostituzione, nelle molteplici sfumature e possibilità che può avere l’atto del ‘vendere’ il corpo femminile: liberamente, per bisogno o costrizione. Troppo spesso il destino si accanisce contro chi parte in svantaggio (come Cecilia) e nulla può come la piccola Nuthai, ceduta ai bordelli Tailandesi per concedere un po’ di tregua alla fame della famiglia. La misura dell’abisso non è affidata alle statistiche e la sollecitazione è aprirsi alla comprensione delle persone che perdono la dignità. Ma, se possiamo osservare, c’è una differenza (grande) tra le “bestie-vittime”e le “bestie-carnefici”.