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Turiste non per caso

Turiste non per caso

Sì, viaggiare / 1 - Tra crisi economiche e familiari anche il nostro modo di andare in vacanza sta cambiando.Vi raccontiamo un nuovo universo femminile che sceglie di viaggiare in modo diverso. C’è il tour in solitaria e ci sono le microvacanze, brevi

Angelucci Nadia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2008



Le ragazze con la valigia…
…ma più spesso con uno zaino o un trolley, un buon libro, un iPod e un paio di comodi sandali. Secondo Newsweek negli ultimi 10 anni il numero di donne che viaggiano e fanno turismo da sole è aumentato del 70%. La tendenza è in continua crescita anche nel nostro paese in cui una ricerca, commissionata alla società Astra dalla regione Toscana, segnalava a fine 2006 che nell’ultimo anno il numero delle donne tra i 18 e i 69 donne che aveva dichiarato di scegliere di viaggiare da sole, o soltanto con donne, era di oltre un milione e mezzo.
Ma chi sono queste novelle viaggiatrici solitarie? Le inchieste ci parlano in maggioranza di ragazze giovani, ventenni alla ricerca di situazioni avventurose, o pensionate che in un viaggio vedono soprattutto un’occasione per aprire nuovi orizzonti. Ma ci sono sempre più donne che viaggiano con le amiche, con i figli piccoli o adolescenti o proprio sole per il gusto di stare in compagnia di se stesse e riscoprirsi.
E il mercato del turismo ha immediatamente percepito questo cambiamento di costume dedicando sempre più spazio ai servizi dedicati al turismo femminile. E’ nato anche un marchio Womenfriendly, registrato da Permesola.com e Eliotropica Travelling, che identifica strutture ricettive, e servizi turistici in generale, che presentano aspetti di particolare interesse per le donne viaggiatrici e che siano attenti ai loro bisogni.

Le viaggiatrici
E se ad organizzare le vacanze per mariti e prole sono da sempre state donne, poche sono state le viaggiatrici, non le turiste, le esploratrici di luoghi lontani ricordate dalle cronache. Eppure il gusto del viaggio come conoscenza del diverso da sé ha da sempre attirato l’universo femminile che ha dovuto superare pregiudizi e pericoli per allontanarsi dal noto e sondare l’oscurità dell’ignorato. Donne che hanno attraversato deserti, montagne, città, oceani ma soprattutto se stesse. Amy Johnson che raggiunse, nel 1930, Karachi in sei giorni, visitò l’Australia, il Giappone; Anna Bromwell che compì l’impresa di attraversare il lago Huron in una canoa; Flora Shaw inviata del Times in Sudafrica, colei che nel 1898 suggerì il nome Nigeria per il protettorato britannico sul Niger; Annemarie Schwarzenbach che nel 1939, insieme ad Ella Maillart, arrivò in Afghanistan dopo un favoloso viaggio via terra attraverso l’Iran; Beryl Markham che nel settembre 1936 occupò le prime pagine del giornali in quanto prima viaggiatrice in solitaria attraverso l'atlantico, da est verso ovest, partendo dall'Inghilterra e raggiungendo la Nuova Scozia in Nord America in 21 ore e 25 minuti. E tra le contemporanee non possiamo dimenticare l’artista Pippa Bacca partita da Milano con l’amica Silvia Moro lo scorso 8 marzo per raggiungere Tel Aviv in un viaggio in autostop che aveva come scopo quello di trasmettere fiducia e pace e che invece si è concluso tragicamente.

Le microvacanze
E’ un neologismo (e anche un marchio registrato) coniato da Stefano Landi di SL&A alla fine del 2007 per dare nome ad un fenomeno che è in una vera e propria fase di esplosione. Le tendenze sono ormai chiare: l’Italia è una grande location mondiale per alcune ben definite eccellenze (Roma, Firenze, Venezia), mentre risulta una destinazione europea per la maggior parte dei suoi prodotti turistici (il mare, lo sci, ecc.). Ma, soprattutto, è un eccezionale “giardino dietro casa” per gli italiani, che proprio quest’anno si sono dimostrati il popolo delle Microvacanze per eccellenza, consumandone più delle vacanze tradizionali, come confermato dalle ultime ricerche. Il 2008 è infatti secondo le stime, già confermate a Pasqua e dai ponti successivi, l’anno del sorpasso: il numero di microvacanze (ovvero di viaggi brevi in cui si trascorrono da 1 a 3 notti fuori casa) sarà superiore a quello delle vacanze “normali” (da 4 o più notti). E non si tratta, solo di scelte dovute alla crisi economica: a trainare le preferenze di così tanti connazionali, sono soprattutto la scarsità di lunghi periodi di tempo libero a disposizione, e la voglia di variare “menu”. Una tendenza, questa, che ha tanti precedenti in altri campi della società e del consumo.
Nel 2007 gli italiani hanno fatto, in un anno, 47 milioni 874 mila di microvacanze e poco meno dei 50 milioni di macro-vacanze.
Si profila quindi una novità per gli operatori del turismo, che hanno a che fare con scadenze sempre più ravvicinate e un turnover di turisti cui molti non erano abituati.
Riguardano soprattutto la destinazione Italia: solo il 7% dei viaggi brevi è stato effettuato all’estero. Le mete principali per un weekend si confermano la Toscana, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna. Le regioni del sud restano al palo, fatta eccezione per il periodo estivo, quando Sicilia e Campania compaiono nella graduatoria rispettivamente al sesto e al settimo posto.
Inoltre le microvacanze non risentono della stagionalità, e si distribuiscono quasi regolarmente in tutti i periodi dell’anno. Eccellente si presenta allora la prospettiva per le tante località “minori” (come i borghi, i parchi naturali, i paesi, le montagne della tradizione) che possono essere raggiunte in breve tempo con mezzi affidabili e relativamente economici. Siamo di fronte ad una nuova domanda di valore, e cioè di qualità genuina al giusto prezzo, che cerca “luoghi veri” da contrapporre ai nonluoghi artificiali, che chiede familiarità, prossimità, territorio. Una domanda coerente con quella dei prodotti “a chilometro zero”, che taglia trasversalmente la cultura e gli interessi degli italiani, e vede schierate dalla stessa parte le Associazioni dei Consumatori e Slow Food, Coldiretti e Legambiente. Questa tendenza, confermata nel corso del Summit di Trieste tenutosi nel mese di maggio anche dalle analisi Eurisko, contiene e riassume in sé tutte queste domande, che stanno diventando sempre più esplicite: “meglio un luogo vicino, perché c’è sempre qualcosa di inedito dietro la porta”.
Informazioni: www.unaltracosatravel.it - info@unaltracosatravel.it

BOX
Siti web utili per le donne che vogliono viaggiare

Permesola
www.permesola.com
Il primo sito italiano creato da una viaggiatrice per altre viaggiatrici

Out woman
www.outwoman.it
Sito di viaggi gayfriendly in particolare rivolto al mondo lesbico con segnalazione di luoghi

Women welcome women
www.womenwelcomewomen.org.uk
Per viaggiatrici poliglotte che intendono conoscere donne di altre culture

Donne fuori rotta
www.fuorirotta-donna.it
Interessante il motore di ricerca interno al sito con cui trovare un viaggio con caratteristiche precise

Journey woman
www.journeywoman.com
Consigli utili anche per paesi ‘difficili’ dove viaggiare sole non è previsto

Donne in viaggio
www.donneinviaggio.it
Sito turistico dedicato soprattutto alle donne con indicazioni last minute e approfondimenti culturali

Benvenute in Toscana
www.benvenuteintoscana.it
Sito ideato dalla regione Toscana per favorire e accogliere meglio le donne turiste

Speedvacanze
www.speedvacanze.it
Un portale tutto dedicato alle vacanze per single: viaggi, crociere, mini crociere, crociere in barca a vela, soggiorni in agriturismo, weekend e gite.

LIBRI
Federica Brunini, Il manuale della viaggiatrice, Morellini.
Daniela de Rosa, Venezia permesola e Londra permesola, Le Lettere.
Rita Ferrato, In viaggio da sole. Itinerari, consigli e letture per donne che girano il mondo,
Ed. Sperling & Kupfer, 2008.


(22 luglio 2008)

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