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Tumore al seno/ Con Reham El Sonbaty l'Arte in rosa aiuta le escluse

Tumore al seno/ Con Reham El Sonbaty l'Arte in rosa aiuta le escluse

Dall'esperienza personale l'artista egiziana mette il suo lavoro al servizio delle donne escluse dalle campagne di sensibilizzazione contro il tumore al seno

Lunedi, 03/10/2016 -
Il Cairo. Non è stato semplice per Reham El Sonbaty aspettare i risultati della biopsia fatta ai noduli riscontrati al seno dopo un controllo.

I giorni che l’hanno separata dall’esito finale, per fortuna negativo, sono stati i più brutti della sua vita, come lei stessa racconta.

“Passavo molto tempo su internet a raccogliere informazioni. Ho provato tanta paura perché alla fine quello che sapevo sulla malattia era veramente poco". In quel tempo interminabile i suoi pennelli ed i suoi colori l’hanno aiutata, oltre all’affetto dei suoi cari e dell’équipe medica che la seguiva.

“Solo mentre dipingevo sentivo che la mia mente si staccava dal pensiero negativo. Era come se tutto ad un tratto la mia vita riacquistasse quella dimensione di normalità” continua la giovane pittrice egiziana.

È stato anche un periodo nel quale Reham El Sonbaty ha pensato alle altre donne, quelle con disabilità costrette ad affrontare il tumore in modo ancora più complicato.

“Mi sono più volte chiesta in che modo vivono la malattia le donne che hanno problemi di vista e di udito. Me lo sono chiesta perché anche se esistono campagne di informazione e sensibilizzazione a livello nazionale fatte bene, in realtà non sono pensate e rivolte proprio a tutte le donne. Quelle che hanno delle disabilità sono inevitabilmente esluse” dice.


E così partendo da questa mancanza Reham El Sonbaty decide di dare vita ad una iniziativa benefica destinata a tutte le egiziane escluse dagli eventi e campagne di sensibilizzazione e lo fa attraverso il linguaggio delle immagini che più di ogni altro riesce a rompere e travalicare le barriere.

Con “L’Arte in rosa” in pochi mesi la pittrice egiziana è riuscita ad organizzare mostre nelle quali a parlare fossero i suoi quadri e nulla più.

Per quelli che hanno visto alcune delle sue mostre, con i ritratti, le immagini colorate in rilievo, le informazioni scritte con il linguaggio dei segni, la pittrice egiziana sta abbattendo quella cortina di isolamento nella quale sono costrette a vivere molte donne egiziane con disabilità, coinvolgendone, rendendole parte di un percorso di rinascita.

“Se per me è stato utile parlare e condividere la mia esperienza, credo che la stessa cosa valga anche per tutte le altre. E’ difficile sperare e cercare di capire cosa fare, se non si ha nessuno con cui confrontarsi" dice.

E se oggi “l’Arte in rosa” è un’ iniziativa autofinanziata, Reham El Sonbaty spera che un giorno possa trasformarsi in un’organizzazione a scopo umanitario attraverso cui fornire aiuto e supporto anche alle donne svantaggiate che, se colpite dal tumore, non sanno come affrontare il percorso di cura e di assistenza medica, oltre che a fornire assistenza nella realizzazione di campagne di prevenzione che sia rivolto veramente a tutte le egiziane, nessuna esclusa.



Foto da Lahona.com

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