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Tre giorni d’arte a Trebiciano nella “Casa di Ljenèka”

Tre giorni d’arte a Trebiciano nella “Casa di Ljenèka”

"Immagini pensieri poetici e filosofici. Tre giorni d’arte a Trebiciano nella “Casa di Ljenèka” diventata una Galleria d'arte moderna per l’occasione del 25 novembre

Giovedi, 17/11/2011 - Promossa dall’UDI caffe delle donne di Trieste –ArteVita Donne Europa  Fulcro centrale di questa mostra collettiva è l'offerta artistica che ha caratterizzato il contemporaneo in provincia di Trieste, attraverso le opere di alcune autrici che hanno segnato la propria storia nell'arte dalla fine del novecento all’ultimo decennio.

In questa rassegna collettiva si sono presentate le opere di ventisette artiste, di diverse fasce generazionali e di esperienze creative: in via di storicizzazione, career -in carriera, mid career- a metà carriera, the young – le giovanissime, assieme a quelle che operano per only delight- solo diletto . Il gruppo era composto da Donatella Bartoli, Neva Berdon, Nevia Brosich, Laura Bonifacio Cosmini, Eleonora Catanzaro, Mirta Čok, Claudia Cotič, Rita Cocot, Alenka Deklic, Margherita Donnarumma, Megi Uršič Calzi, Jacqueline Grandia, Jelena Korosec, Klara Grgič, Dunja Jogan, Katerina Kalc, Luisa Lia, Paola Machetta, Jasna Merkù, Doriana Mitri, Ester Pacor, Rina Rossetto, Magda Starec Taučar, Ani Tretjak, Graziella Valeria Rota, Damijana Žagar, Alice Zen.

Alcune delle opere esposte e “narrate” a voce dalle stesse autrici sono state raramente esposte, mentre molte sono inedite o realizzate specificatamente per la mostra, a dimostrazione del potente stimolo creativo che da anni ormai contraddistingue l’universo femminile, a discapito della tendenza sempre più dilagante nel nostro Paese di considerare la cultura come qualcosa di sempre meno utile ed estetizzante.

Le mani e i pensieri delle donne sono sempre stati presenti fin dai primordi del mondo svolgendo funzioni di trasmissione su saperi collettivi, da sempre. L’iniziativa che ha visto protagoniste dell’evento della memoria, tra il passato e il presente, le organizzatrici e artiste Ester Pacor dell’Udi "il caffè delle donne" e della Commissione regionale per le pari opportunità, Mirta Čok - neo eletta alla guida della Commissione per le pari opportunità della Provincia di Trieste- storiche; Luisa Lia esperta del territorio con esperienza simile e Graziella V. Rota di ArteVita Donne d’Europa, esperta in tradizione orale, documentatrice e performer in varie discipline artistiche. Tutte donne provenienti da percorsi “dell’agire” sociale e per la visibilità della donna che si manifesta e che progetta un futuro migliore. L’incontro avviato venerdì 11 novembre dopo i saluti della presidente del circolo culturale di Trebiciano SKD – ACS Primorec Anica Kralj Malalan presentato dalla Rota è seguito dalla lettura con sottofondo chitarristico -band di Nicolò- di Mirta Čok, dall’interpretazione filosofica sull’essere donne nella complessità della vita odierna di Maria Cristina Milič e da una poesia di Ester Pacor.



N. L’approccio accattivante dell’incontro ha posto l’accento con applausi le verità narrate, così chiedo a Graziella R., che dire sulle donne di oggi ?

G. Come dice la nostra tradizione: se “la dona, la pipa e l’ombrela no se ‘mpresta” sarà perché “l’omo tien su un canton de la casa e la dona i altri tre”?, con questi proverbi della tradizione triestina che cito sempre scherzosamente e senza polemica ma solo per ribadire con forza l’impegno che ognuna deve ancora affrontare, sia per coinvolgere tutti, sia le donne con la società locale e internazionale, con l’obiettivo per farle emergere nelle loro qualità e capacità acquisite sul campo in reciproca conoscenza e nella ricerca di un cambiamento culturale e sociale proprio e collettivo.

N. Pensate di proseguire questa strada sulla visibilità? Chiedo a Mirta Èok e a Ester Pacor

M. Le organizzatrici di “narrarsi” opereranno per un percorso successivo dove fondamentale sarà il supporto di alcune gallerie fuori regione e all’estero poiché dedicheranno momenti di promozione e crescita di queste artiste, contribuendo allo sviluppo del loro ulteriore e nuovo successo.

E. Certo , siamo già siamo presenti “noidell’udinoicon ledonne ” la trasversalità è un modo di agire da sempre e storicamente a Trieste, l’UDI ha agito in tal senso, oggi l’esperienza è riapparsa con la volontà di agire nei cambiamenti, incontri, cortei, conferenze per raggiungere, almeno, il 50&50 nelle Istituzioni. Siamo anche tra le costituenti di "Donne d’Europa", associazione transnazionale nata quest'anno con le donne della Croazia, Slovenia, e dell’Italia che rappresento, avviato e finanziato dall’U.E. sull’imprenditoria femminile, dove donne, istituzioni e imprese hanno dato la loro adesione e altri organismi continuano ad associarsi per contribuire allo sviluppo e alla formazione di tali saperi.

N. La casa che ospita le artiste, è ora Museo Etnografico, chiedo a Luisa Lia cosa pensate di farne?

L. La casa di Ljenèka è una tra le più antiche case carsiche di Trebiciano, lo testimonia una ricerca su -come abitavano i nostri antenati- condotta da alcune classi della scuola elementare slovena “Pinko Tomažiè” che poi è stata pubblicata in un’edizione SKD Primorec, e ospitare tale iniziatica che "simbolicamente" è una casa come “luogo storico delle donne” (lì era vissuta Helena Štok detta Ljenèka -1861-1929- insieme al marito e sei figli, una famiglia poverissima, vivevano con quello che avevano, poca terra e qualche gallina, unica casa monocellulare del Carso) è stata anche un’occasione per farla visitare e promuovere il Museo nel territorio, perciò si potrà ospitare nel futuro altre iniziative culturali e artistiche quando si presenteranno, con un programma che come oggi investa l’associazione ospitante e la popolazione del territorio e sarà un’occasione in più per farla conoscere.

E’ seguito il rinfresco per la Festa di San Martino a Trebiciano che si è trasformato in un ulteriore momento di comunicazione sulla genuinità dei cibi del Carso, realizzati e onorati dalle presenti e dall’azienda -Eco-vini Laura di Marezige Slovenia che ha contribuito a promuovere i brindisi e con la promozione dell’organizzazione di Gente Adriatica FVG.

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