TRATTORIA SABATINO, un libro di Ilaria BUCCIONI recensito da Maria Cristina NASCOSI SANDRI
Storia di storie vere di una famiglia, di un quartiere popolare e famoso di Firenze, San Frediano, di una cucina povera ma ricca di sapori e di umanità
Martedi, 01/11/2016 - A metà tra la recerche proustiana ed il racconto pratoliniano de Le ragazze di San Frediano, TRATTORIA SABATINO, libro-verità scritto da Ilaria Buccioni, ultima erede di terza generazione di una famiglia che ha gestito da decenni (e gestisce) con amore ed autentica umanità una trattoria nel quartiere più popolare e un tantino malfamato - ma non troppo della Firenze da un secolo a questa parte - e parla di un luogo 'di là d'Arno', amatissimo.
Edito quest'anno per i tipi di Maschietto editore, il testo poderoso, ma ricco di foto e che si legge con serenità, con affetto, quasi, è un tour della memoria a pieno titolo.
Ilaria fa parte, anche oggi - lei che appartiene all'oggi - di quel mondo che riporta con nostalgia, con testimonianze, tra il vecchio ed il nuovo, un tempo in cui il lavoro era ricchezza, solidarietà, famiglia.
Un sermo familiaris che si tramanda, storia piccola, personale e storia di un quartiere fatto di tanti individui che vivevano all'unisono in quel quartiere, particulare di una città grande come Firenze, che è stata potentato mediceo, capitale d'Italia, certo, ma che sa gioire anche delle piccole choses de la vie quotidienne, quelle che a ricordarle, solo, ti fanno sentire 'veramente' a casa, anche se sei a 3000 km di distanza.
Un libro che si legge volentieri perché è memoria personale e di tutti, un focolare tutto da leggere e gustare come il buon cibo di una volta, semplice, che scaldava il cuore ed i visceri, quello che ti faceva sentire l'affetto delle persone anche se eri solo,
un libro da non perdere, per non dimenticare di ricordare come era una volta l'Italia, povera certo, ma ricca di esseri umani, oggi merce sempre più rara a trovarsi...
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