In occasione della GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI (18 ottobre) nella sala Millo a Muggia - Trieste, promosso dall' Udi “il caffè delle donne” e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Muggia si è svolto un incontro per discuterne.
Si è voluto proporre questo terzo incontro (il primo si è svolto alla Prefettura di Trieste nel 2012) proprio a Muggia - a pochi passi dal confine attraversato dai migranti - per ribadire l' urgenza di interventi atti a combattere questo drammatico fenomeno.
Ne hanno discusso: Gabriella Giurovich presidente della CPO del Comune di Muggia, Laura Marzi vicesindaca, Ester Pacor dell' Udi “il caffè delle donne”, Daniela Mannu coordinatrice regionale dei progetti “Il Friuli Venezia Giulia in rete contro la Tratta”, Lidija Radovanovic vicepresidente della Consulta degli Immigrati del Comune di Trieste, Roberta Tarlao assessora alla Provincia, Marzia Ursini dell' UDI “ottomarzo”, Hilda Consuelo Chicue della Consulta degli Immigrati e Pia Covre della Rete. Ad esse si è aggiunta la testimonianza di Viviana Benussi vicepresidente della Regione Istriana che ha illustrato le Azioni compiute per prevenire e combattere il fenomeno.
Nella 9° Giornata europea i dati dell' Organizzazione Internazionale del Lavoro parlano di più di 12 milioni di persone sottoposte a sfruttamento lavorativo, sessuale e schiavitù nel mondo, di queste 900 mila vivono in Europa (pari a 1.9 su 1.000 abitanti). In Italia (dati dell' Organizzazione Internazionale per le Migrazioni -OIM), le persone trafficate sono tra le 19.000 e le 26.000 ogni anno.
La Tratta è un reato internazionale e l'impegno dei Governi e dei cittadini è quello di perseguire i colpevoli e aiutare le vittime. Il Piano d'intervento si fonda su 4 principi: identificare e proteggere le vittime, perseguire i trafficanti, proteggere l' infanzia, creare squadre investigative comuni a livello internazionale.
Nel triennio 2010-2012 (Rapporto Eurostat 2014) le vittime sono state 30.146, l’80% delle quali sono donne e il 16% bambini, e risultano per il 65% cittadini dell’Unione Europea. Si è rilevato inoltre che il 69% delle vittime è stato oggetto di tratta a fini di sfruttamento sessuale e che lo sfruttamento di manodopera femminile raggiunge il 71%.
Per quanto riguarda i trafficanti, invece, il 70% di indagati, imputati o condannati è costituito da uomini. Le condanne per tratta nel triennio sono state in Europa 3.786.
Dal 2012 ad oggi nel nostro Paese sono 1.679 le vittime, delle quali una quota significativa è costituita da minori. In particolare dal 2013 al 22 giugno 2015 sono 130 i minori vittime di tratta inseriti in progetti di protezione.
Il mercato della Tratta gestisce profitti miliardari, tra il 2004 e il 2010 nel nostro Paese sono state indagate quasi 6.000 persone, più di 2.000 sono stati i minori costretti alla prostituzione (nella grande maggioranza donne), l' 80% del racket è per sfruttamento sessuale e il fenomeno della vendita di organi è in aumento.
Privare le persone della libertà, sfruttarle e venderle come merci a fini di profitto costituiscono gravi violazioni dei diritti umani. Per questo vanno rinforzati e riorganizzati i servizi (già previsti dalle leggi) e promossa una grande campagna d' informazione e prevenzione anche nei Paesi d' origine.
E’ necessario in tale direzione uno sforzo che accomuni tutte le Istituzioni, sia statali che locali. Ed è stata, pertanto, auspicata la pubblicazione da parte della Presidenza del Consiglio in tempi brevi del Bando per il 2016 per il finanziamento dei progetti in materia nonché l’aggiornamento del Piano nazionale antitratta.
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