Leggi amiche - "con due righe lapidarie nella manovra economica estiva vengono cancellate le norme introdotte due anni fa con l’intento di monitorare i compensi percepiti da professionisti e artisti."
Natalia Maramotti Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2008
Non si chiamano, forse, la professione di avvocato, di commercialista, di architetto ecc ‘professioni libere’? e allora perché il decreto Visco-Bersani, due anni fa, si è voluto preoccupare dei compensi dei ‘liberi’ professionisti?
Il Ministro Tremonti deve essersi chiesto il perché di questa incongruenza, tanto da arrivare a correggerla. E infatti con due righe lapidarie nella manovra economica estiva vengono cancellate le norme introdotte due anni fa con l’intento di monitorare i compensi percepiti da professionisti e artisti.
Ma cosa si prevedeva? Gli esercenti un’arte o una professione sarebbero stati tenuti ad incassare i propri compensi solo tramite strumenti finanziari tracciabili, ossia assegni non trasferibili, bonifici bancari, carte di credito, POS.
Il divieto di utilizzo del contante era scattato all’atto dell’entrata in vigore della norma nel 2006 e fino al 20 giugno 2008 per i compensi che avessero superato i 1.000 euro, dal 1° luglio sarebbe stato esteso a tutti gli incassi superiori a 500 euro e dal 1° luglio 2009 sarebbero stati soggetti a tracciabilità tutti gli incassi superiori ai 100 euro. Ora invece: liberi tutti!
Si torna al contante e si dà un segnale inequivocabile nel senso della riduzione del rigore rispetto al tema della tracciabilità degli incassi e dunque della lotta all’evasione fiscale. Miracoli della manovra d’estate, sempre lei, la legge 133 del 6 agosto 2008!
In perfetta sintonia con l’abrogazione delle norme di cui sopra vengono anche ridotte le limitazioni all’uso di contanti e assegni.
E’ stata riportata da 5.000 a 12.500 euro la soglia massima a partire dalla quale è vietato trasferire denaro contante, libretti o titoli al portatore tra soggetti diversi senza il tramite di banche ed è obbligatorio riportare i dati anagrafici del beneficiario e la clausola “non trasferibile”.
E’ stata riportata da 5.000 a 12.500 euro la soglia massima entro la quale è possibile il rilascio di assegni circolari, vaglia postali e cambiari senza la clausola “non trasferibile” ed è possibile avere libretti di deposito bancari o postali al portatore.
Inoltre quando un assegno viene emesso senza la clausola non trasferibile non è più obbligatorio indicare ad ogni girata a pena di nullità il codice fiscale.
Dunque a fronte del fatto che a quanto pare fino al 2013 non si potrà ridurre, a causa della contingenza economica, la tassazione pare che il suggerimento sia… quello di arrangiarsi altrimenti!
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