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Torna la XII Festa del Cinema di Roma all’Auditorium Parco della Musica

Torna la XII Festa del Cinema di Roma all’Auditorium Parco della Musica

Apertura forte con ‘Detroit’ della regista Premio Oscar Kathryn Bigelow, tante le opere di donne registe presenti al Festival. Attesa per l’incontro con Vanessa Redgrave.

Martedi, 31/10/2017 - La Festa del Cinema di Roma è tornata e, giunta ormai alla dodicesima edizione, sembra essersi stabilizzata nella formula più adatta alla Città Eterna, fatta di tanti film, fra Selezione Ufficiale, in concorso e fuori concorso, Sezione Parallela ‘Alice nella città’ (film per ragazzi), Incontri Ravvicinati con attori e registi (quest’anno su 12 incontri previsti, solo uno al femminile con la grande Vanessa Redgrave), Retrospettive, Omaggi e Mostre, oltre alla ‘vita da Festival’ (tappeto rosso, interviste, file chilometriche) nel grande, meraviglioso grembo dell’Auditorium Parco della Musica (oltre che al MAXXI, alla Casa del Cinema ed in altri cinema metropolitani), dal 26 ottobre al 5 novembre.



L’attesa apertura è stata affidata al film Detroit, ultima opera di Kathryn Bigelow. prima e unica donna ad aver ottenuto il premio Oscar per la miglior regia con The Hurt Locker, a cinque anni dall’uscita di Zero Dark Thirty. Opera di straordinaria intensità, Detroit rievoca, lanciando un messaggio chiaro e forte alle coscienze di oggi, i drammatici scontri razziali avvenuti nella metropoli americana fra il 23 e il 27 luglio 1967, a 50 anni di distanza, tra polizia e cittadini afroamericani, tre dei quali persero la vita uccisi dalle forze dell’ordine; la sommossa viene ricordata come uno dei più tragici e sanguinosi episodi della storia statunitense.



Altro film in concorso affidato quasi interamente a due grandi attrici, Catherine Deneuve e Diane Kruger, è Tout nous sépare di Thierry Klifa, storia di una madre e una figlia che, segnate da un forte legame tormentato da disabilità e tossicodipendenza, finiscono invischiate in una vicenda di gangster, furti e ricatti legata a un pericoloso sottobosco criminale. “Dopo Les yeux de sa mère, avevo voglia di scrivere ancora per Catherine Deneuve – ha spiegato il regista – Poco tempo dopo mi è venuta quest’idea su una donna disposta ad imbracciare le armi pur di proteggere sua figlia, una guerriera pronta a tutto per difendere il suo territorio. Ho iniziato ad immaginare lei che dà fuoco a una macchina nel bel mezzo della notte, o che imbraccia un mitra per respingere questi pericolosi intrusi, un po’ come Gena Rowlands in Gloria di John Cassavates: risoluta, forte e coraggiosa, sebbene non così sincera come sembra”.



Altro film imperdibile diretto da una donna (e che donna), per la precisione dalla regista inglese Sally Potter (sceneggiatrice di film come ‘Orlando’ e ‘Lezioni di Tango’) è ‘The Party’, il primo film della nuova sezione del programma “Tutti ne parlano”, uno spazio dedicato ad alcuni titoli che arrivano alla Festa del Cinema dopo un sorprendente esordio internazionale. ‘The party’ è stato infatti presentato in concorso alla 67ª edizione del Festival di Berlino dove si è aggiudicato il Guild Film Prize, Ricca di dialoghi taglienti e fotografata in uno splendido bianco e nero, ‘The Party’ è una commedia che racconta di come una tranquilla festa tra amici, nel corso del film, finisca in tragedia a causa di rivelazioni inattese. Il magnifico cast, tra cui spiccano Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson e Bruno Ganz contribuisce alla riuscita di un film che, pur avendo precedenti in altre commedie analoghe, riesce a catturare il pubblico con la sua ironia ‘noir’.



Fra i film di ‘Alice nella città’, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema, da segnalare il film animato The Breadwinner, di Nora Twomey, tratto dal bestseller di Deborah Ellis e prodotto da Angelina Jolie la quale, confermando il suo impegno nella solidarietà, decide di finanziare un film ambientato in Afghanistan, poco prima dell’inizio di una guerra tuttora in corso, dove, a causa della presenza dei talebani al potere, dal 1996, la condizione delle donne è drammatica, fra mancanza totale di libertà e di diritti civili. La regista affida il racconto a Paryana, una ragazzina undicenne vittima del regime insieme alla famiglia.

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