Domenica, 02/03/2014 - Torna a grande richiesta la storia di Anna Quintavalle, una revocazione storica della rivolta del pane avvenuta a Bari nell’aprile del 1898 dovuta all’aumento del costo della farina. Anima della rivolta fu una popolana barese, Anna Quitavalle. Lo spettacolo ripropone fatti storici realmente accaduti e mette in luce il coraggio e la forza delle classi più umili. Prodotto dalla associazione culturale Vincenzo Tisci diretto da Nico Salatino. In scena lo stesso Nico Salatino insieme a Anna Maria Tisci, Lilia Pierno, Monica Angiulli, Grazia D’Addario, Felice Alloggio, Luca Mastrolitti, Pinuccio Lobuono e Anna Maria Damato. Nello spettacolo si mettono in scena personaggi arroganti che pretendono di mostrarsi, Anna Quintavalle, detta “Janne La Mosce” e in seguito rinominata “Portapannère”. Il personaggio realmente sistito è scomparso nel dicembre 1943, ma un cantastorie un po’ mago un po’ istrione, la ricorda con i toni teneri e malinconici di una ballata popolare. Ed Anna ritorna per esigere un minimo di discrezione sulle vicende di un tempo che non è più, quel 27 aprile del 1898 quando lei, umile popolana contenta del suo ruolo di moglie e di madre, disposta anche ad accettare la condizione di povertà ma non ad essere schernita ed umiliata, si ritrovò a capeggiare una rivolta popolare. Oltre lei, in scena tutti coloro che hanno acceso la scintilla che ha divampato la sommossa. E’la microstoria che viene alla ribalta, che finalmente, per una volta, non si limita a fare da sfondo alle vicende dei grandi personaggi. Appuntamento al teatro Abeliano, sabato 8 ore 21.00 e domenica 9 marzo ore 18.00. In onore della festa della donne, tutte le signore pagheranno solo dieci euro metri gli altri 15 euro.
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