Mercoledi, 29/09/2021 - Si terrà in streaming sulla piattaforma francese CineCapsule, fino al 3 ottobre 2021 - dopo il successo ottenuto a Roma con il pre-festival nel mese di luglio - la 5a edizione del Festival Cinema d’iDEA – Women’s International Film Festival, una manifestazione diretta da Patrizia Fregonese de Filippo.
Tra le novità di quest’anno, la giuria dei ragazzi che vede coinvolti 50 studenti della scuola Marco Polo di Tombolo (PD), capitanati dalla loro insegnante: Daniela Toniolo, la collaborazione con il Festival Ficmonterrey del Messico, diretto dalla talentuosa Janeth Aguirre, che ha organizzato l’incontro del 20 agosto “Sharing Reality from Italy” assieme a Patrizia Fregonese de Filippo, chiamando a raccolta un piccolo gruppo di grandi donne italiane a rappresentare la situazione delle donne nel Cinema nel nostro Paese: Domizia De Rosa (Presidente di Women in Film TV & Media Italia), Flavia Barca (Presidente di Acume ed esperta di politiche culturali ed Economia dei Media), Patrizia Rappazzo (Direttrice del Festival Sguardi Altrove) e la giovane Bianca Rondolino, una nuova scoperta di Cinema d’Idea.
Il Festival Cinema d’Idea, realizzato dall’associazione culturale La Tribù dell’Arte, vuole essere una vetrina ed un punto d’incontro per il talento ed il lavoro femminile, combattendo la scarsa presenza del punto di vista femminile, troppo spesso completamente assente.
Per questo, il Festival – diretto dalla regista e autrice Patrizia Fregonese de Filippo, vicepresidente dell’Associazione – ogni anno si batte per delle reali “pari opportunità”, portando all’attenzione del pubblico numerosi film diretti da donne provenienti da tutto il mondo, con uno special Focus sull’Iran.
“Cinema d’iDEA riprende l’edizione 2021 – ha affermato la presidente - dopo l’anteprima di luglio con le proiezioni dal vivo, sull’innovativa piattaforma francese CineCapsule, per creare un ponte con il pubblico francese, già iniziato con la collaborazione con Filmes de Femmes nel 2018, il più antico Festival di cinema delle donne. Per superare l’impasse che il mondo sta vivendo vogliamo sperimentare sempre più luoghi e culture diverse, collaborando in Europa e nel mondo, con tante donne capaci, allargando il nostro pubblico e i nostri orizzonti.”
Molti i film presentati nel corso della manifestazione (14 lungometraggi e 16 cortometraggi) con l’aggiunta di due workshops: “Muse, dee, dei e archetipi: il fuoco sacro dell’attore” a cura di Marco Perciavalle, un incontro che vuole mostrare come si vive in una società omologata dove dobbiamo essere ed apparire “uguali” e “Ad alta voce”, a cura di Chiara Tascione, un appuntamento sull’utilizzo della voce nella recitazione, con spunti teorici, tecniche ed esercizi per sviluppare al massimo il potenziale espressivo.
Tra i lungometraggi proiettati: ‘Are you glad I’m here’ di Noor Gharzeddine (Libano); ‘Desrancesì di Apolline Traorè (Burkina Faso); ‘Janbal’ di Mina Bozorgmehr (Iran); ‘Gracefully’ di Arash Eshaghi (Iran); ‘African Violet’ di Mona Zandi Haghighi (Iran); ‘Mille volte ricominciare’ di Daniela de Felice (Italia); ‘Gosia & Tomek’ di Christine Jezior (Germania); ‘Six Angry Women’ di Megan Jones (Nuova Zelanda); ‘Doula’s of the City’ di Adelheid Roosen e Maasja Ooms (Olanda); ‘Spring Poem’ di Natalija Avramovic (Serbia); ‘Sono un’aliena’ di Maria Rosaria Onza (Italia); ‘Mother of the Earth’ di Mahnaz Afzali (Iran); ‘Blue Years’ di Sofia Gomez Cordova (Messico); ‘Poets of Life’ di Shirin Barghnavard (Iran).
Tra i cortometraggi, invece: In the Image of God di Bianca Rondolino (Italia); Best Friend di Sara Donatella Cardillo (Italia); Through the Looking Glass di Morgane Polanski (UK); Invisible Labour di Raisa Nosova (USA); No Compromises di Hanna Dobbertin (Svizzera); La rivoluzione silenziosa di Giulia Viero (Italia); Single di Anna Sozzani (Italia); In One’s Shadow di Mor Lankri (Francia); Ishstar di Armine Vosganian (Romania); Specchio di Caterina Crescini (Italia); La confessione di Benedicta Boccoli (Italia); Prestige di Zahra Ahooei (Iran); Accamora di Emanuela Muzzopappa (Italia); Mrs. Moon di Marina Fastoso (Italia); Doll di Kimia Kazemi (Iran); Malagente di Flavia Incitti (Italia).
“Sono veramente orgogliosa e felice che le registe quest’anno a Venezia abbiano fatto la parte del leone vincendo tanti premi – ha concluso la presidente – tra cui il Miglior film e la Migliore sceneggiatura: segno evidente che qualcosa sta veramente cambiando nella società e nell’industria cinematografica. Il nostro obiettivo è da sempre quello di dare visibilità al talento delle donne e coprire il gap del loro punto di vista nella nostra società. Per questo, siamo ancora più entusiaste di annunciare la collaborazione con il Festival Ficmonterrey in Messico. Assieme alla direttrice Janeth Aguirre, ci siamo date un compito: creare un fondo per donne registe in cooperazione Italia/Messico. Insieme, abbiamo già coordinato e organizzato l’incontro del 20 Agosto ‘Sharing Reality from Italy’, che ha visto ospite l’Italia. Già in questa occasione è scattata una straordinaria sintonia, condividendo il sostegno e il supporto per un film pluripremiato in Messico, BLUE YEARS, che sarà visibile dal 27 settembre al 3 Ottobre sulla piattaforma nell’arco del Festival e proseguirà poi il suo viaggio in Italia. L’Italia da parte sua affiderà alla prossima edizione di Ficmonterrey un suo film. Due grandi cinematografie. Due paesi complicati. In un momento complicato per tutti. Una nuova conversazione. Azioni concrete. Questo è il momento di ricominciare a sognare. Viva il Cinema delle donne!”.
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