Martedi, 19/12/2017 - Al Cinema Quattro Fontane di Roma il meglio della produzione asiatica tra film e documentari
Diventa maggiorenne il Festival “Asiatica” perpetuando quei preziosi incontri cinematografici che hanno portato in Italia, spesso in anteprima rispetto a Festival internazionali, opere e visioni uniche ed originali sul mondo dell’oriente e dell’estremo oriente, sotto la direzione del bravo Italo Spinelli, regista, sceneggiatore e attore italiano, oltre che profondo conoscitore del cinema asiatico.
Nella serata di apertura è stato presentato il film iraniano ‘The Home’ di Asghar Yousefinejad, un’opera girata quasi interamente in interni, camera a mano. È la storia di una donna, figlia unica di un uomo appena deceduto, che si rifiuta di consegnare il corpo del padre agli agenti del collegio medico universitario, a caccia di cadaveri per le autopsie: anche se vicini e parenti cercano invano di convincerla a rispettare la volontà del padre stesso, la ragazza si oppone ma nasconde un segreto ed il film riflette sulle conseguenze di scelte difficili.
“Abbiamo avuto in diverse occasioni il piacere di presentare nel nostro Festival, per il pubblico di Asiatica - ha affermato Italo Spinelli nel corso della serata inaugurale - pellicole e registi che hanno vinto poi premi prestigiosi a Cannes, Berlino ed in altri grandi Festival e di questo possiamo essere orgogliosi. Da un paio d’anni la principale fonte di finanziamento per il nostro Festival proviene dal crowdfunding e da altri finanziatori privati, dunque il Festival è del suo pubblico e noi lo ringraziamo per la sua presenza costante”.
Giunta alla XVIII edizione, 'Asiatica', che da 18 anni porta a Roma film, musica e incontri con autori e personalità del mondo asiatico, promuovendo e sostenendo sul territorio romano la diffusione delle espressioni culturali asiatiche, è nata dall’idea di costruire un originale ponte di comunicazione tra l’Italia e il continente asiatico. Quest’anno i paesi rappresentati sono: Afghanistan, Birmania, Cina, Filippine, Giappone, India, Indonesia, Iran, Libano, Singapore e Thailandia, con 12 titoli tra lungometraggi a soggetto e documentari, per la maggior parte inediti in Italia.
Ad arricchire il Festival la presenza di autorevoli ospiti tra cui il regista iraniano Reza Dormishian con il suo “White Chairs”, toccante ritratto di due giovani vittime di uno sconvolgente terremoto raccontato in un linguaggio cinematografico estremamente innovativo; dal Libano, Hady Zaccak porta il suo ultimo documentario “Ya Omri”, con protagonista la nonna pluricentenaria del regista che racconta il Libano di ieri e di oggi.
In corso al cinema Quattro Fontane dal 17 al 20 dicembre, 'Asiatica' assegnerà, attraverso una giuria internazionale, il premio per il Miglior Film alla fine della manifestazione.
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