Festival delle Colline torinesi 2010 e Teatro a Corte, due rassegne che promettono fremiti di emozione artistica
Lunedi, 14/06/2010 - La stagione teatrale di Torino si protrae nell’estate con due importanti rassegne che promettono fremiti di emozione artistica con linguaggi diversi. Il primo è il Festival delle Colline torinesi, Creazione contemporanea che nei quindici anni di vita e di confronto con la cultura teatrale italiana e internazionale ha raccolto il pieno consenso di un pubblico amante delle novità e della ricerca in palcoscenico. Caratterizzato da raffinate sofisticazioni, da linguaggi segnati dall’originalità e dalla provocazione della sperimentazione questo festival ideato nel 1996 da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, già in corso offre proposte che stimolano e obbligano alla riflessione. E in ottemperanza alla vocazione francofona della terra piemontese, dei 19 spettacoli previsti e replicati (di cui dieci in prima nazionale e uno in anteprima assoluta), molti sono nella lingua di Voltaire. Wajdi Mouawad, abilissimo artista libanese per la prima volta in Italia, interpreta Seuls, un intreccio di parola e performance dove affiorano emozioni legate alla guerra, all’esilio, alla nostalgia. “Carta bianca”, un progetto di collaborazione e scambio fra Torino e Chambéry, reca quattro diversi esempi di teatro: Cannibales di David Bobée e Ronand Chéneau, che in un lavoro semplicemente perfetto ha portato in scena circondati da attori acrobati prodigiosi una coppia di trentenni delusi e non rassegnati pronti al suicidio con una tanica di benzina; Woyzeck da Büchner (regia di Gwénaël Morin) è stato un altro bell’esempio di teatro efficace e molto commovente nella sua apparente povertà di mezzi; un Baal di Brecht, atteso ad Avignone, ha sorpreso per l’affiatamento della compagnia che con la regia di Frençois Orsoni ha avuto la temerarietà di portarlo in scena; Pollock, un poema drammatico di Fabrice Melquiot, diretto dal bretone Paul Desveaux, si è ispirato al Ménage del furibondo autore dei drippings e della moglie, ottima pittrice. Non devono sfuggire dall’11 al 13 giugno Rabbih Mroué e Lina Saneh in Photo-Romance. Attori eccellenti, sono protagonisti sullo sfondo di un immaginario corteo a Beirut di una incontro come quello del film “Una giornata particolare” di Ettore Scola. Parlano arabo, ma i sottotitoli verranno ogni sera in aiuto. Nei venti giorni pieni di spettacoli e eventi correlati (fino al 23 giugno), si incontreranno Il Teatro delle Albe con la storia raccapricciante di Rosvita, il Teatro di Dioniso con Valter Malosti e Patrizia Valduga, la Socìetas Raffaello Sanzio, i Motus. E fra gli artisti già presenti nelle edizioni passate, Saverio La Ruina e Michele di Mauro.
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