Uno spettacolo-evento al Teatro Regio di Torino proposto da Laura Firpo. Sulla scena Marco Travaglio e Giancarlo Caselli
Lunedi, 22/02/2010 - Con qualche stilettata d’ironia e fremiti allegri ma non troppo legati all’attualità, uno spettacolo-evento dallo scrosciate successo ha richiamato sul palcoscenico del Teatro Regio di Torino nientemeno che Galileo Galilei. La figura dell’imputato, convocato per essere sottoposto allo stesso processo - si fa per dire - condotto dal Sant’Uffizio nel XVII secolo e concluso con una condanna agli “arresti domiciliari” per eresia, era impersonato con la stessa controllata energia che oppone alle telecamere da Marco Travaglio. Per l’occasione, il giornalista torinese ha dipinto sul volto pallido la stessa espressione che doveva avere lo scienziato pisano costretto all’abiura dall’Inquisizione nel 1633, pena la tortura o la morte sul rogo.
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