“Con sette milioni e settecentomila euro si possono davvero attivare sinergie, in termini di servizi per il sostegno reale alle famiglie piemontesi”, il consigliere regionale Andrea Stara spara a zero sulla delibera licenziata questa mattina dalla giunta regionale in merito a quello che è stato ribattezzato il voucher bebè. “Proprio nel giorno in cui il grido dall’allarme dal mondo della sanità e dell’assistenza è approdato in aula a Palazzo Lascaris, tra l’indifferenza e i banchi vuoti della maggioranza, in merito al problema gravissimo delle liste d’attesa per disabili, anziani, malati, si trovano invece i soldi per fare campagna elettorale e propaganda demagogica su temi importanti come quello del sostegno alla natalità. Sono contributi assegnati a pioggia senza tenere conto delle reali esigenze dei nuclei familiari. Per fare un paragone esemplificativo per avere il bonus gas dello stato non bisogna superare come quota isee 7mila e 500 euro, 20 mila se si hanno a carico più di tre figli, mentre Cota fa l’elemosina di 250 euro ai redditi sotto i 38 mila euro”. Stara annuncia un ordine del giorno per discutere in consiglio sul reperimento delle risorse annunciate e sulle politiche concrete di sostegno alle famiglie piemontesi.
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