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Torino e Milano, è MITO - di Mirella Caveggia

Torino e Milano, è MITO - di Mirella Caveggia

Con una duplice presentazione - a Milano a Palazzo Marino e Torino al Museo d’Arte Orientale in omaggio al Giappone, ospite d’onore – si annuncia MITO SettembreMusica ...

Mercoledi, 02/09/2009 - Con una duplice presentazione - a Milano a Palazzo Marino e Torino al Museo d’Arte Orientale in omaggio al Giappone, ospite d’onore – si annuncia MITO SettembreMusica, che per il terzo anno si divide fra le due città definitivamente alleate all’insegna della storica e vivacissima istituzione musicale. (3-24 settembre). Forse la manifestazione diretta da Renzo Restagno appare un tantino più elitaria e sussiegosa di un tempo, quando 32 anni fa nasceva a Torino in un clima affabile e popolare, ma persevera nei suoi propositi originari: la diffusione in zone sempre più vaste della popolazione di tutta la musica, anche di quella non inseribile nella tradizione classica; l’avvicinamento del pubblico all’esperienza contemporanea; la proposta d’ascolto del teatro musicale barocco o di quello del nostro tempo, di liturgie musicali cristiane o di creazioni sonore di etnie lontane. MITO rimane un getto di note ininterrotto che nella sua straordinaria varietà sollecita il pubblico italiano e straniero a scelte continue. Fluirà abbondante come di consueto il repertorio classico, con le interpretazioni di solisti eccellenti, le migliori formazioni orchestrali del mondo dirette dai loro celebri direttori come Murray Perahia, Antonio Pappano, Daniel Harding, Gianandrea Noseda e Myung-Whun Chung. Si potranno ascoltare nelle sedi più appropriate le polifonie sacre e seguire le rassegne speciali per anniversari relativi a Mendelsshon-Bartholdy), Haydn, o anche evocare fra le note il Futurismo o Abramo Lincoln.

La serie di eventi si inaugura il 3 settembre all’Auditorium del Lingotto di Torino con musiche di Prokof’ev eseguite dall’orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov, che in un programma differenziato porterà la sera dopo alla Scala di Milano la stessa meraviglia di suoni inconfondibili e smaglianti di colori. Concluderà la Nona di Beethoven al Palaolimpico Isozaki di Torino eseguita dall’Orchestra Sinfonica della Rai diretta da Krill Petrenko e il coro del Teatro Regio (biglietto a 3 euro per 10.000 spettatori). La grande festa che risponde a tutti i gusti, comprende anche il folk, il jazz e le canzoni che si sono imposte per esemplarità e originalità come quelle Paolo Conte, di Gino Paoli e di Fabrizio De André, a cui sono dedicati un concerto, una lettura di Laura Curino e due avvincenti spettacoli del Tangram Teatro. Affiora poi per tutto l’arco di ascolti l’universo affascinante della cultura musicale nipponica con il Teatro Nō e il Kabuki, i tamburi taiko e il Gagaku, i canti di corte e le danze Nihonbuyo. Completa l’omaggio al Paese del sol Levante l’incontro ravvicinato e approfondito con Toshio Hosokava, un maestro attivo fra Hiroshima a Berlino, che ha tradotto con una magica sintesi sonora il contatto fra le tradizioni musicali, pittoriche e filosofiche del Giappone e l’arte armonica e contrappuntistica europea.

Una rete di navette unirà i due capoluoghi, a cui si aggiunge Genova, che dopo la conclusione ospiterà al Carlo Felice un concerto dell’Orchestra Imperiale Reigakusha. Gli amanti del più bel linguaggio universale potranno così avere a disposizione tutte le seduzioni musicali dei 213 appuntamenti (molti dei quali gratuiti) scelti, come ha detto il direttore artistico, “con qualche strizzatina di meningi, qualche punta di estro e un pizzico di inventiva in più per superare gli andamenti negativi dell’economia”.

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