Tinamaria Marongiu: l'arte è vita

Martedi, 14/11/2023 - "Il mio nome di battesimo è Maria Cristina (nella vecchia discografia "Cristina"). Ho avuto momenti bellissimi di gloria e poi... sono caduta e mi sono rialzata con non pochi lividi. Dopo alcuni anni mi sono ritrovata a ricominciare quasi da zero. Ho ripreso a fare musica e a comporre in modo indipendente e ho deciso di cambiare nome d'arte ... Maria Cris-Tinamaria ... e poi sono nate le mie Box-Es!
e faccio Arte perché in questa mia vita non potrei fare altro" 
Questa è la presentazione che fa di sé Tinamaria Marongiu, artista cagliaritana del 1961 che si avvicina al mondo dell'arte attraverso la musica leggera, realizzando i suoi primi dischi già alla fine degli anni '70 e all’inizio degli anni ’80; con l’album dal titolo “Contremano” arriva il successo musicale.
La curiosità e la necessità di nuove modalità espressive la spingeranno verso la ricerca e la sperimentazione attraverso la musica, la poesia, la fotografia fino ad arrivare alle arti visive con la realizzazione delle sue prime opere “Box-Es”.
Si tratta di un modo personale di creare unito ad un forte pensiero sociale che porta alla realizzazione di installazioni di ARTE COMPATTA con la volontà di esprimersi liberamente svincolandosi totalmente da una un pensiero omologato e conformista.
Con le sue opere partecipa alla Biennale di Chianciano nel 2011, alla Biennale di Venezia ed è presente con una sua Mostra Personale per la prima volta a Miami in Florida.
Nell’Ottobre del 2020 al 43mo Premio Internazionale Medusa Aurea “AIAM” è 1ma classificata, medaglia oro per la scultura. Nel 2021 partecipa alla “London Art Biennale” ed espone a Londra dal 3 al 12 Novembre 2022 a Londra. Nel 2022 vince il 1° premio per le “Arti Applicate” alla Biennale di Chianciano. La sua “arte compatta” vuole portare un forte messaggio sociale racchiuso in cinque U: unicità - universalità - unione - umanità - uguaglianza, base stessa dell'esistenza umana che richiede rispetto, in questo breve viaggio che si chiama vita.
La sua opera più famosa è “Bellator Lumines, guerriera della luce e signora della pace” di cui ci parla nella sua videointervista.